Molto interessante Alessandro, grazie. Mi permetto di intervenire su Cook e il "non siamo pronti per il metaverso". Certo, se il piano - come sostenevano i rumors - era di veicolarne l'accesso senza device intermedi via mobile...ci vorranno anni. Ma nel frattempo chi ignora l'hype intorno a tutta una serie di nuove dinamiche (limited edition, capsule, NFT, ecc...) che coinvolgono prodotti di lusso e un target per loro inedito (che non è solo quello dei giovanissimi smanettoni ma in senso più ampio dei "perennials" che vogliono stare sul pezzo, farsi coccolare da prodotti esclusivi, essere protagonisti di un certo tipo di esperienza), secondo me sta perdendo un'opportunità di raccontare la propria storia di marca in modo inedito e interessante. La moda, quindi, secondo me dovrebbe farci un salto e anche il food può sperimentare bene. Senza ambire a chissà quali volumi, ma divertendosi a giocare con influencer virtuali, viaggi tra universi interoperabili, partnership inedite. Che ne pensi? V.
Ti ringrazio per l'apprezzamento Valeria e felice di ritrovarti. Sicuramente l'articolo che segnalo come anche il mio approfondimento non tengono in considerazione NFT, e le criptovalute che (nella teoria) possono essere perfette per un metaverse. Consentendo di creare un'economia digitale con diversi tipi di utility token e oggetti da collezione virtuali (NFT). Il metaverse trarrebbe anche vantaggio dall'uso di wallet come Trust Wallet e MetaMask. Inoltre, la tecnologia blockchain può fornire sistemi di governance trasparenti e affidabili. Sicuramente un discorso da approfondire e probabilmente lo farò nelle prossime Newsletter cercando qualche articolo su cui discutere. Intanto grazie del tuo contributo!
Molto interessante Alessandro, grazie. Mi permetto di intervenire su Cook e il "non siamo pronti per il metaverso". Certo, se il piano - come sostenevano i rumors - era di veicolarne l'accesso senza device intermedi via mobile...ci vorranno anni. Ma nel frattempo chi ignora l'hype intorno a tutta una serie di nuove dinamiche (limited edition, capsule, NFT, ecc...) che coinvolgono prodotti di lusso e un target per loro inedito (che non è solo quello dei giovanissimi smanettoni ma in senso più ampio dei "perennials" che vogliono stare sul pezzo, farsi coccolare da prodotti esclusivi, essere protagonisti di un certo tipo di esperienza), secondo me sta perdendo un'opportunità di raccontare la propria storia di marca in modo inedito e interessante. La moda, quindi, secondo me dovrebbe farci un salto e anche il food può sperimentare bene. Senza ambire a chissà quali volumi, ma divertendosi a giocare con influencer virtuali, viaggi tra universi interoperabili, partnership inedite. Che ne pensi? V.
Ti ringrazio per l'apprezzamento Valeria e felice di ritrovarti. Sicuramente l'articolo che segnalo come anche il mio approfondimento non tengono in considerazione NFT, e le criptovalute che (nella teoria) possono essere perfette per un metaverse. Consentendo di creare un'economia digitale con diversi tipi di utility token e oggetti da collezione virtuali (NFT). Il metaverse trarrebbe anche vantaggio dall'uso di wallet come Trust Wallet e MetaMask. Inoltre, la tecnologia blockchain può fornire sistemi di governance trasparenti e affidabili. Sicuramente un discorso da approfondire e probabilmente lo farò nelle prossime Newsletter cercando qualche articolo su cui discutere. Intanto grazie del tuo contributo!