C'è sempre bisogno di ricordare che il bias del sopravvissuto incide sulla retorica del "se vuoi, puoi" (era molto più onesto il "uno su mille ce la fa").
Il problema è che all'interno di questa retorica ne esiste un'altra ancora più dannosa: ovvero quella della persona che viene dalla povertà e la miseria, e che ha faticato duramente per un sogno mentre nessuno credeva in lei, ma alla fine ce l'ha fatta a discapito di tutto e di tutti conquistando il suo obiettivo. Ed è ormai diventata una narrazione così standardizzata anche quando il grande successo della tua vita è aprire un'edicola (con tutto il rispetto per gli edicolanti, sia chiaro).
Al di là della distorsione della narrazione che rende ormai ogni storia di successo poco credibile perché uguale a tutte le altre, credo che faccia passare il messaggio sbagliato che chi invece nasce in un contesto agiato o anche solo piccolo borghese non meriti il successo perché è solo frutto del privilegio, e mai di sforzi personali.
Sono d'accordo con te, ho trovato un link molto interessante in tal senso che pubblicherò nella prossima newsletter, è un tema che vorrei trattare sempre più spesso, provando nel mio piccolo a estirpare questa retorica.
C'è sempre bisogno di ricordare che il bias del sopravvissuto incide sulla retorica del "se vuoi, puoi" (era molto più onesto il "uno su mille ce la fa").
Il problema è che all'interno di questa retorica ne esiste un'altra ancora più dannosa: ovvero quella della persona che viene dalla povertà e la miseria, e che ha faticato duramente per un sogno mentre nessuno credeva in lei, ma alla fine ce l'ha fatta a discapito di tutto e di tutti conquistando il suo obiettivo. Ed è ormai diventata una narrazione così standardizzata anche quando il grande successo della tua vita è aprire un'edicola (con tutto il rispetto per gli edicolanti, sia chiaro).
Al di là della distorsione della narrazione che rende ormai ogni storia di successo poco credibile perché uguale a tutte le altre, credo che faccia passare il messaggio sbagliato che chi invece nasce in un contesto agiato o anche solo piccolo borghese non meriti il successo perché è solo frutto del privilegio, e mai di sforzi personali.
Sono d'accordo con te, ho trovato un link molto interessante in tal senso che pubblicherò nella prossima newsletter, è un tema che vorrei trattare sempre più spesso, provando nel mio piccolo a estirpare questa retorica.
Grazie per la tua condivisione di pensiero