Obiettivo delle gogne pubbliche online, nella forma delle cosiddette shitstorm, è punire, smascherare e affermare una presunta o supposta superiorità morale. Meglio se nei confronti di un nostro pari che ha la sfortuna di non essere noi.
La gogna facile, evidentemente, è l’altra faccia della medaglia del grande narcisismo indotto dall’uso dei social, di una informazione o auto informazione facile e gratuita ad opera del singolo individuo. Faremmo però un grande errore a considerare quello della gogna come un problema intrinseco dei social media ma, piuttosto un problema, che sui social media ha trovato nuova linfa di cui nutrirsi.
La gogna pubblica sui social è tanto allettante perché consente di distruggere qualcuno, senza provare nessuna emozione negativa a riguardo.
Restando a distanza. Queste punizioni somigliano ad attacchi condotti con droni pilotati da un luogo remoto, nessuno si immagina il livello di ferocia che può raggiungere questo potere collettivo.
Le dinamiche dell'indignazione, esistono ovviamente da prima dei social media. Le motivazioni sono facilmente individuabili: senso di moralizzazione, necessità di fare giustizia e, erronea certezza di fare del bene. Il ruolo di queste piattaforme, delle loro dinamiche di comunicazione non è il fulcro, ma solo lo strumento. Quelle dinamiche non sono nate con Internet, ma qui vi si sono, in parte, spostate. Il tema è affrontato spesso, quando si parla di Internet, soprattutto in relazione al fenomeno del clickbait giornalistico, alla diffusione delle bufale online e la moderazioni di commenti sconvenienti.
In uno studio del Journal of Marketing and Communications un gruppo di esperti ha analizzato i fattori che contribuiscono all’esplosione dell'indignazione sui social, evidenziando diversi fattori: velocità e volume dei messaggi, decisioni binarie ("o con noi o contro di noi"), network cluster (le casse di risonanza), flusso di comunicazione senza filtri, assenza di diversità (siamo tutti dentro una nostra personale bolla di opinione e ci stiamo bene), dinamiche cross-mediali e processi decisionali, dove le prese di posizione sembrano prese in massa e quindi il pubblico sembra adeguarsi (non esprimendo una propria opinione), prendendo posizioni polarizzate.
Una soluzione praticabile sarebbe quella di ricalibrare la nostra attenzione sui Social Media, andando oltre i discorsi aleatori su queste piattaforme, come ha scritto lo studioso di media Rasmus Kleis Nielsen in un saggio.
Come tutte le stronzate sparate per strada non diventano notizie, né portano alla gogna pubblica chi le fa, altrettanto non dovrebbe accadere sui social media. Eppure accade fin troppo spesso. Il punto è stabilire cosa diventi pubblico e non fare diventare l’opportunità di democratizzazione fornita dai social media, un trampolino per l’ennesima shitstorm con la distruzione, conseguente, delle rispettive carriere professionali.
Le persone rimangono umane, con i loro difetti e contraddizioni, quando anche abbiano agito male in una occasione, un utilizzo sconsiderato dei social media, avvelena la società, facendoci sentire tutti a rischio gogna. Come accade a sudditi, e non a persone libere.
Iniziamo. Buona lettura!
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Un Caffè con voi | Ogni settimana ti presento un iscritto alla newsletter
Ciao, sono La Panificatrice Folle, Barbara o Bavbava dato che la erre la mia mamma sarda non me l'ha fatta; dal mio papà, della provincia di Venezia ho preso i colori chiari. Comunque sono nata a Varese. Ah, abito sulle colline dell'Alto Mantovano alle spalle del Lago di Garda. Arrivo dal nord in genere, con spruzzo sardo (una specie di spritz, colorato, dolce e con le bollicine) ma con una curiosità mai stanca che mi fa felice quando posso esplorare altre culture e storie culinarie del nostro paese tutto (più Giappone, Asia in genere, tutto il Mediterraneo, il Nord Europa, le Americhe…)
COSA FAI?
Impasto. E poi sforno, cuocio, annuso, mescolo, ricordo, mi commuovo, vi parlo nei video, nelle dirette, di persona. Scrivo ricette, un libro (di ricette e di storie delle mie nonne diverse), un post social ogni giorno e ah sì, fotografo quello che faccio e ve lo mostro. Il meglio viene quando posso tenere workshop di persona cucinando assieme a voi. Cucinare è il mio "Paese delle meraviglie" e cucinare per gli altri è il mio modo per dire Ti voglio bene.
E tu, che cosa ti sei perso? 🤗
I Social Media sono morti
Potremmo piangere la morte dei social media e discutere le ragioni di questo cambiamento. oppure potremmo cogliere l'attimo e arrivare a una conclusione più radicale ma concreta: i veri social media in realtà non esistono, e non sono mai esistiti. Quello che abbiamo, e che a volte ci piace, sono una serie di reti di comunicazione interessate a fornire un simulacro di socialità al servizio della modifica del nostro comportamento online e della massimizzazione del profitto attraverso le nostre interazioni con contenuti organici e sponsorizzati. Ora che stanno iniziando a sgretolarsi, dovremmo chiederci cosa ci vorrebbe per creare social media per le persone, e non per gli inserzionisti.
Mastodon è il futuro dei Social Network?
Fondato nel 2016 in Germania da un’associazione senza scopo di lucro di Eugen Rochko, 29 anni, si presenta come una piattaforma open source, un software libero che non rende conto a nessuna grande big tech, non ha pubblicità e vive grazie alle donazioni degli utenti. In poche parole, all’apparenza, la versione utopica di Twitter. Leggi qui
Esplosa la bolla speculativa NFT, cosa ci rimane?
Il futuro degli NFT è l'utilità, che va oltre il solo possesso di un asset digitale. Ora che la bolla speculativa è esplosa è arrivato il momento di comprendere la potenzialità di questa tecnologia applicata su qualche cosa che produca realmente valore.
Immaginiamo gli NFT (Non Fungible Tokens) come i famosi sigilli in ceralacca che venivano applicati sulle lettere in carta pergamena, per certificare la provenienza e l'autore del contenuto al suo interno.
Sigilli che rappresentano in questo caso specifico un certificato digitale registrato in Blockchain, un registro pubblico composto da una serie di dati e informazioni, come le transazioni, in maniera aperta e distribuita, in una sola parola: controllato.
Mentre arte digitale e oggetti da collezione sono diventati sinonimo dell'acronimo delle tre lettere NFT, è importante invece capire che questa tecnologia ha molti casi d'uso a livello aziendale: operazioni immobiliari, spedizione e gestione dell'inventario, biglietteria e intrattenimento dal vivo, gestione della catena di approvvigionamento, monitoraggio dell'assistenza sanitaria, organizzazioni non profit e raccolta fondi, verifica di beni di lusso e antiquariato
L'adozione di massa degli NFT avverrà quando le aziende inizieranno a sfruttare la tecnologia in modi più pragmatici, e quando a guidare l’adozione sarà il valore aziendale e delle persone, dando inizio ad una nuova era, meno speculativa, più etica e utile.
Ho scoperto la ricerca redatta da Rejolut in cui possiamo apprendere alcuni casi d'utilizzo di interesse, su come gli NFT siano stati integrati in processi / servizi aziendali. La leggi qui
3 argomenti importanti che i leader aziendali dovrebbero approfondire per attrarre talenti
Alla fine dell’estate, quando molti dipendenti si chiedevano se tornando in ufficio avrebbero dovuto rinunciare del tutto allo smart working. Era già da un po’ che su TikTok era diventato virale il concetto di quiet quitting (letteralmente “abbandono silenzioso”), e cioè l’alternativa alle Grandi dimissioni per chi, almeno per il momento, non può disporre del famoso piano b. ll quiet quitting consiste nel ritirarsi gradualmente ma non ufficialmente, dal proprio lavoro, facendo il minimo indispensabile, rifiutando di fare straordinari, compiti extra e assumersi eccessive responsabilità. Esistono però approcci diversi da parte dei leader aziendali per attrarre talenti e valorizzare la forza lavoro. Ne parla in questo articolo il presidente di Humareso.
La storia del Social Network tutto italiano nato prima di Facebook
Il racconto della carriera di Chiara Ferragni, viene spesso fatto iniziare nel 2009, con l’apertura del blog “The Blonde Salad”, e il suo grande successo viene ricondotto a Instagram, ma Chiara era diventata popolare online già molto prima, tra il 2005 e il 2006. Racconta: C’era questo sito su cui è iniziato tutto, quando avevo sedici, diciassette anni, che era Duepuntozero
Notion scriverà la mia newsletter?
Grazie ai modelli di linguaggio, la app per prendere appunti potrà capire cosa stai cercando di scrivere e scriverlo per te. L'azienda sta iniziando a testare una nuova funzionalità chiamata Notion AI, che secondo Ivan Zhao, CEO di Notion, potrebbe cambiare il modo in cui le persone usano l'app e svolgono il proprio lavoro. Con Notion AI, tutto ciò che devi fare è dire all'app quello che vuoi (un post sul blog, un modello di email di reclutamento, un elenco di fantastici libri di lavoro da leggere) e l'app crea effettivamente il contenuto proprio davanti ai tuoi occhi. Leggi qui
5 saggezze da seguire quando hai lanciato la tua startup
Per resistere all'incertezza e mantenere l'equilibrio emotivo durante il periodo di startup, è bene temperare la propria esuberanza e sicurezza con una dose di realismo. Un modo per farlo è attraverso il bootstrap.
Small talks, consigli su come parlare del più e del meno
Lo small talk è quel tipo di conversazione leggera, superficiale e informale che solitamente parte da argomenti piuttosto banali, e che avviene spesso in occasioni quando non si conosce nessuno. A volte si pensa che quella di fare questo tipo di conversazione sia una capacità innata, che alcune persone hanno e altre no, con il risultato che spesso capita di affrontarle con molto stress o grande impaccio. Ma ci sono dei consigli che potremmo seguire per creare relazioni più profonde. Leggi qui
Quando il marketing etico incontra le cause, succedono cose meravigliose
Per la nazione che ospita il Campionato mondiale di calcio 2022 i colori dell’amore, non sono certamente quelli della bandiera arcobaleno: già da qualche mese circolavano infatti voci secondo cui il Qatar avrebbe vietato l’esposizione in pubblico della Rainbow Flag.
L’associazione Stop Homophobia e Pantone hanno ideato “Colors of Love“, bandiera atipica e perfettamente legale che potrà entrare negli impianti sostenendo la comunità LGBTQI+ internazionale.
Questa geniale versione della Rainbow Flag vede infatti i propri tradizionali colori sostituiti dai codici Pantone, azienda che da 60 anni si occupa della catalogazione dei colori e della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi. In questo modo la bandiera apparirà semplicemente come bianca, senza andare incontro a nessun tipo di censura da parte delle autorità di Qatar 2022. Leggi di più
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Chi fa da sè, fa per tre. Ecco il sito per realizzarti delle favicon in autonomia. Cosa sono le favicon? Le icone che vedete in alto a sinistra delle url.
Una guida in 5 minuti ai segreti della tipografia perfetta!
Nella mia cucina 👨🏼🍳
Le polpettine al curry sono un piatto delizioso e facile da preparare che preparo spesso e riscuote sempre un grande successo: la morbidezza delle polpettine ed il sapore stuzzicante di questa profumatissima salsa al curry sono infatti un’accoppiata irresistibile. Quest’ultima, un segreto che mi ha rivelato uno degli chef dell’Harry’s Bar di Venezia, roba da perderci la testa.. Seguitemi in cucina!
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Lasciamo un segno del nostro passaggio lavorando con la logica dei giardinieri. Investiamo le nostre energie e i nostri talenti in modo tale che qualsiasi cosa facciamo, duri una vita intera o perfino più a lungo.
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Giovedì ti invierò la prossima mail.
Aprila e buona lettura
A presto,
Alessandro