Chiara Ferragni da influencer a editorialista, il passo è breve. Una delle sue stories di Instagram, destinate a cancellarsi 24 ore dopo, è bastata, nel corso delle precedenti elezioni politiche, a ribaltare ruoli e referenti. La Ferragni, già “editore” di se stessa, attacca Giorgia Meloni e segna un passo nella direzione della rilevanza politica degli influencer. In un batter d’occhio la sua invettiva si trasforma in un'analisi sociologica”, degna di riempire giornali, suscitare reazioni, sollecitare polemiche, persino scomodare esponenti politici, per replicare alla dichiarazione espressa dalla influencer.
L’opinione, viene ribattuta dalle principali agenzie di stampa, trovando spazio nel giro di pochi click sulle homepage dei principali quotidiani on line, che a loro volta diffondono la notizia sui rispettivi social. Arrivano i primi commenti, divisivi, le adesioni di politici e altrettanti influencer. Lo so e lo sapete bene, i contenuti che Chiara Ferragni pubblica, destinati ai suoi follower non fanno notizia in sé. Ciò che suscita il mio interesse è la sostituzione dei ruoli. Il fatto che il suo angosciato sfogo sia più influente di un editoriale su un giornale accreditato, questo sì, è sintomo di un cambiamento.
Sono gli “influencer”, i creator dalla spunta blu ad avere bisogno dei giornali e dei media o, al contrario, sono i giornali ad avere bisogno di chi trascina virtualmente le masse e il proprio pubblico attraverso le proprie piattaforme digitali? Il giornalismo dovrebbe chiederselo.
Cosi come dovremmo chiederci quali possano essere le conseguenze sull’informazione nell’immediato futuro in seguito all'operazione di acquisizione passata quasi inosservata, conclusa durante l’Estate, che vede protagonista il Gruppo GEDI, che in Italia è proprietario di: La Repubblica, L'Huffington post, il Venerdì, La Stampa, Radio Deejay, Radio Capital, e una serie di giornali locali. Lo storico gruppo editoriale, ha acquisito il 30% di Stardust, una startup che si occupa di formare influencer, attraverso una vera e propria academy. Stardust produce oggi circa 1.200 contenuti originali al giorno, e conta nel proprio roster oltre 500 creator e influencer, la cui attività genera secondo il loro sito oltre 15 miliardi di visualizzazioni all’anno e decine di milioni di interazioni al mese. Ecco, infatti, come commenta l’operazione Maurizio Scanavino, amministratore delegato di GEDI: “Oltre il 70% degli italiani utilizza oggi i social media e il loro numero è in costante crescita. La Generazione Z e Millennials in particolare trascorrono poco meno di 3 ore al giorno sulle diverse piattaforme. Con Stardust la nostra strategia digitale compie un deciso passo in avanti perché ci permette di distribuire a nuove audience i nostri contenuti – in ambito news, audio e intrattenimento – e di approfondire le dinamiche e i linguaggi propri di comunità digitali finora non raggiunte dall’offerta di GEDI”.
Iniziamo. Buona lettura!
Ciao, sono Alessandro e con la mia agenzia, aiuto aziende e professionisti a rendere i loro brand significativi e memorabili. Vuoi qualche consiglio?
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Datemi una penna (o una tastiera) e vi descriverò il mondo. Il mio motto è nei versi di Gianni Rodari. "Scrivi parole diritte e chiare: Amore, lottare, lavorare".
Vivo con un simpatico uomo e un gatto pelandrone alle porte di Milano, ma non manco mai di rimarcare che sono nata sull'Isola Tiberina, durante un’idilliaca ottobrata romana.
Giurista mancata, dei miei studi in legge ho conservato l’approccio analitico: da sempre, infatti, sono incuriosita dai dettagli, e vorrei conoscere a fondo tutto ciò che attira la mia attenzione.
In comune con Alessandro ho un lavoro creativo nell’ambito della comunicazione, la smodata passione per la buona cucina (anche, o forse soprattutto, da mettere in pratica in prima persona) e quella per la caffeina. Di recente ho avuto il piacere di concludere un magnifico pranzo alla Trattoria La Madia di Brione (BS) con un caffè fermentato (la fermentazione è una delle tecniche-chiave della loro proposta culinaria): un’esperienza inedita e complessa di una materia prima semplice e quotidiana.
Come usi i Social?
Molto per lavoro, molto meno nel privato. Dopo circa vent’anni sul web, tra blog e altre esperienze, sono alla costante ricerca di contenuti di qualità, che diano valore al mio tempo. Less is more: per citare Ludwig Mies van der Rohe, il grande architetto del movimento Bauhaus, o “meglio poco, ma buono”, per dirla con il pragmatismo della saggezza popolare. Piuttosto che scrollare all’infinito, preferisco soffermarmi su contenuti di qualità: è questa, per me, la chiave della felicità (online, ma non solo). “Consumare” meno contenuti, ma di valore, mi permette di approfondire ciò che davvero mi interessa: un discorso che potrei estendere anche ai podcast e alle newsletter (come Pane, burro e caffeina), due strumenti che dimostrano come “approfondimento” faccia rima con “intrattenimento”.
E tu, che cosa ti sei perso? 🤗
La prima tazza di caffè ☕
Esci di casa per gettare la pattumiera e incontri il lobbista della porta accanto
Cosa hanno in comune una casalinga, un atleta olimpico e una doula? Sono tutti pagati da una startup di tecnologia pubblicitaria come influencer, che non vendono prodotti ma ideologie. Lanciata nel 2020 da una coppia di ex membri dello staff dell'amministrazione Trump, Urban Legend si impegna (secondo la sua mission) ad "aiutare i marchi a gestire campagne di influencer "responsabili di grande impatto". La sua mission più completa, raramente articolata in pubblico, è decisamente più ambiziosa. Continua a leggere
Influencer boxing. Un fenomeno che sta cambiando gli sport di combattimento
L’influencer boxing – questa versione del pugilato dove a salire sul ring sono dei personaggi resi famosi da internet – mantiene interrogativi interessanti. Innanzitutto: perché è così odiato? E se la bolla, alla fine, non dovesse scoppiare, cosa rappresenterà questo per il futuro, sia della boxe che degli influencer? Continua a leggere, con la guardia alta!
Nulla è più virale della rabbia e della frustrazione
TikTok è diventato il più grande gatekeeper al mondo per la fama sui social e la sua ascesa ha contribuito a potenziare un mito di Internet: un solo momento può fare la differenza nel trasformare in celebrità dei signor nessuno. La promessa dell'app è particolarmente attraente per i milioni di giovani che aspirano a una vita o una carriera come influencer. Il Washington Post analizza l’ascesa di TikTok. Perché diventare virali non è necessariamente bello, fra odio, algoritmi inafferrabili e ansia da prestazione. Lettura consigliata
C’è un uomo che sta combattendo per riavere la sua “faccia”
Nel 2020 Mattia Marx, attivista tedesco, ha letto di Clearview AI, un'azienda che afferma di aver raccolto nel tempo, miliardi di foto da Internet per creare un enorme database di volti. Caricando una singola foto, i clienti di Clearview, tra cui le forze dell'ordine, possono utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale dell'azienda per portare alla luce altre foto online con il medesimo volto. Marx voleva saperne di più, scrive alla società per verificare se avesse delle foto della sua faccia nel suo database. Un mese dopo, ha ricevuto una risposta con due screenshot allegati. Continua a leggere
Intelligenza artificiale e compiti a casa
Un saggio scritto da strumenti di intelligenza artificiale come Playground di OpenAI è spesso indistinguibile da uno scritto da un essere umano. Sempre più studenti ne fanno uso, che cosa succederà? Continua a leggere
Nuove funzionalità di arrivo per WhatsApp
Personalmente tremo all’idea di chat di classi “aumentate” per noi genitori, ma la notizia è la seguente. Facebook lancerà la funzione “community” progettata per aiutare organizzazioni, club, scuole e altri gruppi privati a comunicare meglio e a rimanere organizzati, le community apporteranno una serie di nuove funzionalità alla piattaforma di messaggistica, tra cui tool per amministratori, supporto per sottogruppi e gruppi di annunci, chiamate vocali e video di 32 persone, condivisione di file più pesanti, reazioni emoji e sondaggi. Continua a leggere
Carceri e digitalizzazione, la strada è ancora lunga e in salita
Come circolano i dati dei detenuti? Tutto su carta. I pc sono pochi e poco usati. Internet praticamente non esiste. La digitalizzazione inesistente: le analisi che si fanno su consumi di farmaci e patologie si basano su stime. Spesso errate e approssimative. Non c’è praticamente nulla di digitalizzato sugli oltre 50 mila detenuti presenti nelle carceri italiane. Inoltre, per coloro che oggi sono liberi, non si possono tracciare le informazioni sanitarie risalenti al periodo detentivo, che restano chiuse nei faldoni dei singoli istituti penitenziari. Leggi di più
Cosa devi sapere sulle stelle Michelin
Una delle fantasie di chi ama i piaceri della tavola è vivere, prima o poi, l’esperienza di mangiare in un ristorante stellato. Ma cosa significa in effetti ristorante stellato? Sostanzialmente, significa che il ristorante in questione ha meritato almeno una stella Michelin (fino ad un massimo di tre, un onore concesso a pochi eletti nel mondo). Ha valore? E per quale motivo. Trovi un approfondimento interessante su Linkiesta
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Visual Ping : è un tool online che ti permette di tenere sotto controllo gli aggiornamenti sulle pagine web di un sito da te selezionato e ricevere un messaggio di posta elettronica che ti avvisa di questi cambiamenti. Insomma, vuoi sapere se è stato aggiornato il prezzo della tua giacca preferita o della tua borsa, se è disponibile un volo o se si è liberato un posto per un concerto, se si sono aperte nuove posizioni lavorative all’interno di un’azienda? Questo è il tool che fa per te!
Salvi Lo-fi: Senza nessuna accezione politica da parte mia, ma ho trovato geniale questo video, dove si rappresenta una serata in un lounge bar con il leader della Lega. Di sottofondo proprio la voce di Salvini mentre elenca una serie di innumerevoli categorie di lavoro, reati, fatti, questioni e tanto altro associate a 2 ore di playlist audio in versione ambient lo-fi. Il video è diventato virale ed è stato realizzato dal developer Marcin Jakubik. Rilassante con la giusta dose di ironia.
Ti mando la posizione - Dove Mangiare 📍
Ho sempre pensato che il mondo si divida tra chi lo conosce e chi (sfortunato mortale) non lo conosce. Io, manco a dirlo, faccio parte della prima categoria. Gente dalla fibra di acciaio noi seguaci di Cosimo, gente che macina KM di asfalto ma sa che la sua oasi si trova ad una giro di freccia e casello dall'uscita dell'autostrada Barberino. Che cosa è Cosimo Dè Medici? : una bottega artigiana dove si offre un prodotto di altissima qualità: La bistecca alla fiorentina. Te ne parlo qui.
Nella mia cucina 👨🏼🍳
Ci sono piatti che hanno fatto la storia della cucina italiana, piatti a cui ti avvicini con riverenza e rispetto, come questo, datato 1965 e creato da Aimo Moroni, patron del ristorante due stelle Michelin Il Luogo di Aimo e Nadia. Per chi volesse mettersi alla prova tra i fornelli di casa, ho provato ad interpretare (Una cover) a mio modo (e tanta umiltà) questo piatto storico. È vero che l’esperienza della cena al ristorante è unica nel suo genere, ma non è certo da meno la soddisfazione di cimentarsi con dei piatti di alta cucina (semplificati). Con la speranza, perché no, di sedersi un giorno al tavolo del ristorante in cui sono nati. Seguitemi in cucina!
In cuffia 🎧
Meredith Il delitto di Perugia ricostruisce, insieme ai protagonisti della vicenda, giornalisti, genetisti e attraverso numerosi audio d'archivio, tutta la storia del delitto avvenuto il primo novembre 2007, dalla scoperta del cadavere di Meredith fino alla sentenza della Cassazione, mettendo in evidenza discordanze, bugie, errori.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Di recente ho letto un articolo dedicato ad Ernest Hemingway. Era un artigiano abituato a svegliarsi molto presto al mattino per scrivere. Le sue storie sono capolavori dell'epoca moderna, e la sua prosa una delle più influenti di questo secolo.
Hemingway non ha mai scritto trattati sull'arte di narrare storie. Tuttavia ha lasciato molti passaggi, sparsi tra lettere, articoli e libri, con le sue opinioni e i suoi consigli sullo scrivere. Eccone uno di cui farò tesoro, applicabile anche su diversi ambiti.
La cosa migliore è sempre fermarsi quando stai andando bene e quando ancora sai che cosa succederà dopo. Se lo fai tutti i giorni quando stai scrivendo un romanzo non ti sarai mai arenato. Questa è la cosa più preziosa che posso dirti, per cui cerca di ricordartela.
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Giovedì ti invierò la prossima mail.
Aprila e buona lettura
A presto,
Alessandro