Settembre è il mese dei ripensamenti, sugli anni e sull'età - cantava il poeta - e poi proseguiva anche con "come scintille brillano nel suo fuoco le possibilità".
E quindi eccola qui una possibilità. Riuscire finalmente a sfuggire a quella terribile sensazione di essere sopraffatto/a dagli impegni. Conosci bene la sensazione di avere una lista infinita di cose da fare. Io personalmente inizio la settimana e le mie giornate con una o più liste. Un muro di attività, impegni che spero di riuscire a spuntare: attività personali, attività lavorative, promemoria per attività di cui ricevo incarico da altri, cose che vorrei fare per me, tempo da dedicare alle mie passioni e che non vorrei dimenticare, altre che con tutta probabilità non avrei il bisogno di compiere. Prima ancora che la sveglia suoni ho già la sensazione di essere rimasto indietro o, ancora peggio, aver dimenticato qualcosa o qualcuno. Ti riconosci?
I saggi (mia nonna in primis!) lo dicono sempre, il tempo è denaro! Ma lo è ancora di più in un’era in cui le opportunità di fare cose si moltiplicano (come le distrazioni e gli schermi!) e ognuno desidera restare al passo con i tempi e con il tempo stesso. Purtroppo o per fortuna, però, i minuti che hai a disposizione in un giorno restano e resteranno sempre 1440. Di conseguenza, dopo la mia esperienza professionale in varie agenzie di comunicazione, come all'interno di un processo di selezione naturale darwiniano, quando mi chiedono se “Ho un minuto?” ho imparato a riconoscere rapidamente se quella richiesta di tempo è coerente con le mie priorità e valutare se essere disponibile in quella circostanza per non finire vittima del mio stesso tempo. Insomma, oggi più che mai dobbiamo imparare a gestire il tempo! Non è un caso che proliferano i corsi di formazione dedicati proprio alla gestione del tempo e delle priorità, un’esigenza formativa che fino a qualche anno fa non era affatto così diffusa.
Lo so, può sembrare noioso ma un’ottima strategia per investire saggiamente il tuo tempo è quella di programmare le tue giornate (te lo dice uno a cui piaceva procrastinare!). Nel lavoro di programmazione entra in campo la riflessione su che cosa è davvero importante (MIT — Most Important Task), attività a cui sto dedicando tanto tempo e che è utile per abbassare drasticamente il volume delle "interferenze" intorno a me. Diverso è affidarsi alle to do list, elenchi di cose da fare da depennare. Il rischio delle to do list, infatti, è quello di far cadere la nostra attenzione esclusivamente su ciò che è urgente con la potenzialità di trascurare ciò che, invece, è importante ma non necessariamente urgente (lo so, ti sembra un gioco di parole).
Il tempo dedicato alla programmazione dovrebbe essere un tempo ad hoc che ci ritagliamo ogni giorno con l’obiettivo di mantenere la barra su ciò che consideriamo prioritario (personalmente dedico un momento serale dopo cena, per programmare le attività del giorno successivo, questo mi permette, una volta seduto alla scrivania, di essere più leggero!).
Programmare ci consente di creare routine e le routine sono un ottimo modo per massimizzare la nostra energia e il nostro tempo, puntando sull’effetto ricorrenza: più diventiamo abili a fare qualcosa più siamo veloci. Più tempo abbiamo per noi e più siamo sereni.
Gestire il proprio tempo significa non farsi fregare dai pop-up, cioè da tutte quelle attività che ci appaiono sotto gli occhi. Le email di lavoro, per esempio, i messaggi whatsapp, le notifiche costanti di Instagram. Iniziamo a darci noi una routine e definire il nostro perimetro.
Cosa voglio fare?
Condividere con te, 3 framework di lavoro che sto provando ad integrare nella mia routine quotidiana, 3 newsletter con 3 metodi che inseriti nella mia giornata, mi stanno aiutando molto a concentrarmi e lavorare ottimizzando il tempo rendendomi più produttivo. Partiamo con il primo?
Come gestire il tempo efficacemente?
Eisenhower ha creato una matrice che ci aiuta a classificare le attività in quattro categorie: quelle importanti e urgenti, quelle importanti ma non urgenti, quelle non importanti ma urgenti e quelle né importanti né tanto meno urgenti. Questa clusterizzazione ha un unico scopo: a fine giornata ti aiuta a fare le cose che sono importanti per te!
Qualche cenno storico da portarti a casa, poi lo spiegone.
Dwight D. Eisenhower, 34° presidente degli Stati Uniti e generale a cinque stelle durante la Seconda Guerra Mondiale, suggerì l'idea che in seguito portò alla definizione stessa della matrice di Eisenhower. In un discorso del 1954, Eisenhower citò un rettore di università di cui non fece il nome quando disse: "Ho due tipi di problemi: quelli urgenti e quelli importanti. Quelli urgenti non sono importanti e quelli importanti non sono mai urgenti."
Stephen Covey, autore de “Le sette regole per avere successo”, prese le parole di Eisenhower e le usò per sviluppare quello che è ora diventato il famoso strumento di gestione delle attività conosciuto come la matrice di Eisenhower.
Spiegone
"Urgente" e "importante" possono sembrare parole simili, ma secondo il principio di Eisenhower, c’è una differenza fondamentale tra le due. Differenziare tra urgente e importante con la matrice di Eisenhower ti aiuta a capire quali attività richiedono la tua attenzione immediata e quali puoi delegare.
Le attività urgenti richiedono attenzione immediata. Devono essere fatte subito e ci sono conseguenze se non vengono completate in tempo. Sono inevitabili e, se posticipate, possono causare stress e portare al burnout.
Esempi di attività urgenti:
Finire un progetto con scadenza imminente
Gestire una richiesta urgente del cliente
Riparare un tubo rotto in casa
Le attività importanti non richiedono immediata attenzione ma sono fondamentali per i tuoi obiettivi a lungo termine. Anche se meno urgenti, restano cruciali. È necessario pianificarle con attenzione per usare le risorse in modo efficiente.
Esempi di attività importanti:
Pianificare un progetto a lungo termine
Fare networking per ampliare la base clienti
Manutenzione ordinaria e faccende quotidiane
Imparare a distinguere tra urgente e importante ti permette di organizzare le tue attività nei quattro quadranti della matrice di Eisenhower.
Quadrante 1: da fare
Il primo quadrante, "da fare", qui puoi inserire tutte le attività che sono sia urgenti che importanti. Se un'attività nella tua lista deve essere svolta subito, ha conseguenze chiare e influisce sui tuoi obiettivi a lungo termine, appartiene a questo quadrante. Queste attività sono generalmente in cima ai tuoi pensieri e probabilmente sono quelle che ti creano maggiori pensieri e ansie.
Quadrante 2: da programmare
Il secondo quadrante,"da programmare" qui puoi inserire le attività che, pur essendo importanti, non sono urgenti. Queste attività influenzano i tuoi obiettivi a lungo termine (vedi sopra), ma possono essere svolte più tardi o comunque con . Queste attività le puoi "aggredire" subito dopo quelle del primo quadrante. Strategie come il principio di Pareto o la tecnica del pomodoro possono aiutarti a gestirle al meglio (ma le vedrai nelle prossime 2 newsletter!).
Quadrante 3: da delegare
Il terzo quadrante "da delegare" (questo ammetto è il quadrante che inizialmente mi ha creato maggiori dubbi), qui metterai le attività urgenti ma non importanti. Queste richiedono un’azione immediata, ma non influenzano i tuoi obiettivi a lungo termine. Essendo meno rilevanti per te e non richiedendo competenze specifiche e quindi possono essere svolte da altri, puoi delegarle ad altri membri del tuo team oppure gestirle temporalmente in modo differente, migliorando la tua efficienza e (laddove abbia un team di lavoro), fornire l'opportunità di crescita al tuo gruppo.
Quadrante 4: da eliminare
Dopo aver sistemato le attività nei primi tre quadranti, ti accorgerai che alcune restano fuori. Queste attività non sono né urgenti né importanti.
Queste distrazioni rallentano il raggiungimento dei tuoi obiettivi. Metti nel quarto quadrante, chiamato "da eliminare", tutto ciò che non contribuisce ai tuoi progetti (nel breve termine).
Troverai sicuramente un po' di fatica nell'assegnazione della giusta priorità alle tua attività, non disperare trovi a seguire qualche piccolo stratagemma e suggerimento che ti aiuteranno nelle assegnazioni mentre le riordini in ciascun quadrante.
1. Assegna un colore ad ogni attività
L'assegnazione di un colore alle tue attività è una tattica che può aiutarti a visualizzare quelle che hanno la priorità più alta. Una volta etichettate le tue attività per colore, questi colori andranno ad incasellarsi automaticamente nella tua matrice.
2. Limita ad un massimo di 10 attività per ogni quadrante (e non devono essere per forza 10!)
Anche se la tua lista delle cose da fare contiene un sacco di attività, datti un limite, ma soprattutto pensa di creare un circolo virtuoso in cui psicologicamente, l'idea di spuntare i task di generi quella sensazione virtuosa e positiva di gestire il tempo. Ciò eviterà che la tua matrice di Eisenhower diventi disordinata e troppo impegnativa.
3. Crea liste di cose da fare personali e di lavoro
Un altro modo per limitare il numero di elementi della tua matrice di Eisenhower è creare matrici separate per le tue liste di cose da fare personali e di lavoro. Perchè? Hanno approcci e necessità completamente diverse l'una dall'altra e presuppongono tempi e modalità che differiscono dal lavoro.
4. Elimina e poi assegna la priorità
Parti dall'ultimo quadrante, elimina le attività non necessarie per assegnare la priorità in maniera efficiente. Con questa strategia ti occuperai del quarto quadrante prima di passare al primo, al secondo e al terzo.
Mentre scorri la tua lista di cose da fare, individua quelle che non dovrebbero trovarsi lì.
Il tempo ci definisce. Scegliere come utilizzarlo non significa scegliere solo cosa vogliamo fare, ma anche chi siamo, i nostri valori, le nostre priorità e chi vogliamo essere.
Ci sentiamo la prossima settimana, per "La tecnica del pomodoro".
Iniziamo buona lettura!
🤗Se Pane Burro e Caffeina ti piace, condividila sui Social, falla leggere a qualcuno e taggami su Instagram, Facebook o Linkedin.
Vuoi sponsorizzare questo spazio? puoi mandarmi una email, scrivimi qui. ✍🏻
Ciao, sono Alessandro e con la mia agenzia, aiuto aziende e professionisti a rendere i loro brand significativi e memorabili. Vuoi qualche consiglio?
Facciamo una chiacchierata e valutiamo insieme come posso esserti di aiuto, scrivimi qui. ✍🏻
📭 C’è posta per me. I vostri consigli
Segnalami un tema che ti piacerebbe venisse trattato nella newsletter. Puoi farlo ogni volta che vuoi, il bottone qui sotto è dedicato a te!
💭 Un caffè con l’Intelligenza artificiale
Opena AI , un modello di business farraginoso?
Le proiezioni di perdite pubblicate da The Information sono pari a 5 miliardi di dollari. Stando alla fonte, i costi operativi del produttore di ChatGPT non sono coperti dai circa 3,5 miliardi di dollari di fatturato generato e l'azienda potrebbe aver bisogno di un altro round di finanziamenti per restare a galla. Vai alla fonte.
Nel frattempo, pare che ChatGPT sia stato integrato in un impianto cerebrale
Ghosting e dipendenza emotiva, Opena AI lancia l'allarme
OpenAI ha pubblicato un rapporto di nome ‘GPT-4o System Card‘ in cui vengono delineate tutte le procedure e analisi di sicurezza svolte prima del rilascio di GPT-4o. Tra questi colpisce il paragrafo sui rischi di “antropomorfizzazione e dipendenza emotiva”, in cui l’azienda mette in guardia gli utenti nell'attribuire alla sua tecnologia comportamenti e caratteristiche simili a quelle umane, in particolare nelle sue versioni audio. Gli effetti sono letteralmente senza precedenti. Soprattutto rispetto a simulazioni emotive ed empatia generate dall'AI. La fiducia nella finzione.
Vai alla fonte.
E tu, che cosa ti sei perso? 🤗
Nei podcast, Spotify e YouTube hanno preso il posto che era di Apple
La stessa parola deriva da un suo prodotto, l'iPod, ma negli ultimi anni l'azienda ha rinunciato a presidiare il settore e ora le piattaforme di riferimento sono altre. Da un'analisi di mercato pubblicata lo scorso luglio, YouTube è oggi la principale piattaforma per podcast negli Stati Uniti, davanti sia a Spotify sia a Apple. Fino al 2022, infatti, YouTube e Spotify erano più o meno a pari merito, ma nel 2023 la percentuale di utenti che hanno utilizzato YouTube come prima fonte di podcast è salita al 31% (con Spotify al 21%). Vai alla fonte
Decluttering e privacy digitale
Salviamo tutti i nostri messaggi, foto e documenti, ma ne abbiamo bisogno? E ne siamo davvero i proprietari? Secondo gli esperti, ognuno di noi genera circa 8 MB di dati online ogni giorno, rispetto ai 2 MB di un decennio fa. L'americano medio possiede circa 500 GB di spazio di archiviazione, incluso l'utilizzo dei social media. Ma questi dati sono in costante espansione: ogni giorni ne generiamo almeno 328,77 milioni di terabyte di nuovi, da aggiungere ai nostri cassetti e armadi e soffitte e cantine cloud digitali. Vai alla fonte
La Cina valuta la creazione di un “cyber-ID” nazionale
Pechino potrebbe presto rilasciare "identità informatiche" ai propri cittadini. Per ora si tratta di una proposta, secondo il cui testo gli ID servirebbero a "proteggere le informazioni personali, regolamentare il servizio pubblico per l'autenticazione nel cyberspazio e accelerare l'implementazione della strategia di identità online affidabile".Vai alla fonte
Sistemi di voto sicuri grazie alla Bloc Chain?
La soluzione ai brogli elettorali potrebbe arrivare da questa tecnologia, che utilizza tecniche crittografiche per proteggere i dati e garantisce una maggiore accessibilità al voto agli aventi diritto, come expats, disabili o militari di stanza all'estero. I paesi apripista sono Sierra Leone, Estonia e West Virginia, negli USA.
Vai alla fonte
E in Italia, viene utilizzata da Finagricola per la tracciabilità dei pomodori Così Com'è
Vivere un concerto o seguire trend e interazioni?
Oggi diversi artisti sono terribilmente consapevoli delle potenzialità dei social media: cercano di entrare nei trend topic su Twitter (X). Utilizzano schermi e scenografie verticali perché sanno che TikTok o Instagram sono fondamentali per la viralità. Però, per altri versi, la musica sta cambiando. In Italia Cosmo è stato anche il primo musicista italiano a coprire le fotocamere degli smartphone con dei bollini all’ingresso. Bob Dylan durante i suoi concerti si avvale di una società che ha brevettato speciali contenitori sigillati in cui riporli. L’obiettivo è “vivere” l’esperienza. Ma brandendo al cielo i nostri smartphone stiamo rovinando un concerto o stiamo socializzando un’esperienza? Vai alla fonte
Come Il Pranzo è Servito ha cambiato la storia della TV
Avrebbe compiuto 100 anni il 2 agosto 2024. Corrado Mantoni Ideò, nel 1982, "Il pranzo è servito", programma commissionato dall'allora presidente delle reti Finivest per la fascia del day time, ed ebbe il merito di portare al successo la fascia del mezzogiorno sulle reti Finivest, all'epoca quasi dormiente a livello di share. Il successo fu enorme. Vai alla fonte
Dal mio feed! 📱
Crescono i prezzi di Hotel e Ristoranti il tuo stipendio no 🏨
Un Museo del formaggio 🧀
Perchè le bottiglie di vino sono da 0.75 litri? 🍾
Perchè il gelato malaga è raro? 🍦
Dipingere con la luce 💡
Una Paloma intonata da Michael Knight 🎤
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Syllaby - Uno strumento molto utile in cui l’intelligenza artificiale ti supporta per i tuoi video. Puoi sfruttarlo per trovare idee, generare script, creare video, clonare la voce e programmare tutto sui social. Ci sono anche delle feature gratuite e piani a pagamento. La trovi qui
In cuffia e in video 🎧
La vita dopo - Il caso Luca Delfino - Un documentario audio che parte dalle Teche Rai e si sviluppa attraverso testimonianze inedite per arrivare dentro la Rems e incontrare chi tutti i giorni ci lavora. Un viaggio sonoro che attraverso la storia di Luca Delfino racconta anche la storia recente di Genova e delle sue ferite ancora aperte. Da un caso rimasto irrisolto per una serie incredibile di errori nel 2006, alle difficoltà odierne di gestione di un uomo libero, ma ancora socialmente pericoloso. Un caso che ha portato successivamente a colmare un vuoto legislativo sullo stalking: la vicenda Delfino può insegnare molto sul funzionamento della giustizia e del nostro sistema penale. La ascolti qui
Forse non sapevi che 💥
Digitando su Google Immagini, Atary Breakout si aprirà di default un gioco a cui potrai giocare con lo scopo di abbattere tutti i mattoncini muovendo il mouse e indirizzando la pallina. Questo è solo uno dei tanti easter egg presenti s Google. Enjoy!
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Una risposta utile alla polemica sterile sul perché fotografiamo (e in parte condividiamo, anche in video) solo il meglio delle nostre vite, ci arriva da un grande artista delle immagini:
L’istinto più bello e semplice di tutti è il desiderio spontaneo di preservare un momento di gioia destinato a scomparire.
Robert Doisneau
Perché guardando quell’immagine possiamo tornare a chi eravamo in quel punto dello spazio-tempo. Perché quella foto fa di quel momento un rifugio eterno.
I consigli di questa newsletter continueranno ad essere gratuiti, però ogni tanto su molti prodotti o libri c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto). Ecco un piccolo elenco (in crescita) dei prodotti che scelgo di diffondere e ho acquistato o utilizzato. So che ne farai un ottimo uso.
Se questa newsletter ti è piaciuta, puoi condividerla con chi vuoi e cliccare il cuoricino sopra. Se non te ne vuoi perdere nemmeno una, iscriviti qui. Se vuoi fare quattro chiacchiere con me, scrivimi su Instagram!
Giovedì o Venerdì ti invierò la prossima mail.
Aprila e buona lettura
Se ti piace cosa scrivo e vuoi sponsorizzare una delle mie newsletter puoi mandarmi una email, scrivimi qui.
A presto,
Alessandro