Sanremo lo hai visto anche tu, ha mostrato una decisa virata, già iniziata nel 2021-2022 e ora conclamata, verso un’audience più giovane, sempre più vicina al “popolo” dello streaming musicale e sui social.
Tanti i temi, che hanno polarizzato le conversazioni in rete.
Sono qui a raccontarvi la mia caduta. Mi sono trovata sopraffatta da situazioni che in 15 anni di carriera non mi ero mai trovata a fronteggiare. Una valanga d’odio mi ha investito, parlo di insulti gravi e minacce di morte”.
Alessandra Amoroso ha portato sul palco il tema dell'odio sui social, un tema a dir poco delicato. La sofferenza dell'ondata di odio social che l'ha travolta qualche tempo fa, costringendola ad abbandonare l'Italia per sottrarsi ai commenti degli odiatori seriali. Il tutto per aver detto di no alla foto con una fan. Visibilmente emozionata, in sala stampa ha letto una lettera per poi elencare uno a uno i messaggi più violenti ricevuti sui social.
Ma non solo Alessandra
"C'è una cosa che non mi piace ed è bruttissima. Stanno girando dei video nei quali festeggio, salto, con un coro sotto: "chi non salta Mango è". Il coro era "chi non salta juventino è", e io non sono juventino, ma napoletano. Ma questo non conta, però, voglio dirvi, ragazzi: togliete quest'odio, non esiste. Tra artisti c'è competizione, ma sana, ed è finita già. La musica non è odio, è unione”
Così Geolier, secondo classificato di questo festival e al centro di polemiche e veleni sui social, risponde a molti video condivisi in rete.
All'interno di questo contesto narrativo il social media analyst Pierluigi Vitale e la linguista Serena Pelosi hanno analizzato quasi quarantamila commenti Instagram relativi a Sanremo e al rapper napoletano. Come scrive Fanpage.it:
“L'analisi è impietosa. Le esternazioni di hate speech si aggirano tra il 20 e il 25% del totale. Un commento su 4. [...] per oltre il 13% il tema di discussione ruota attorno alla città di Napoli in tutte le sue declinazioni espressive (ad esempio: napoletanità, napoletani, canzoni napoletane ecc.)
Ciò che emerge è un quadro drammatico: le parole più frequenti, ad eccezione delle auto-evidenti “Napoli” e “napoletano” sono “odio” (1128 volte) e “monnezza” (1078 volte) a cui segue un più decoroso, ma non meno acceso, dibattito sulla lingua napoletana e l’autorizzazione ad usarla. Sono molto ricorrenti parole come “dialetto”, “lingua”, “italiano” eccetera. In riferimento a una specifica espressione, da cui derivano in parte i risultati sopraccitati, “odio Napoli monnezza d’italia” abbiamo riscontrato la presenza di diverse centinaia di autori che pubblicano il medesimo commento, il ché potrebbe testimoniare un’azione organizzata o addirittura l’utilizzo di bot. In sintesi, quando si parla di Napoli in riferimento a Geolier, le esternazioni di hate speech si aggirano tra il 20 e il 25% del totale.”
Ma Sanremo è stato tanto altro, i messaggi per la pace di artisti come Ghali e Dargen D’Amico, il Fantasanremo e i contenuti social che durante la settimana ti e ci hanno intrattenuto.
Se la media complessiva dello share delle cinque serate del Festival è stata del 66 per cento, lo share del pubblico tra i 15 e i 24 anni ha raggiunto la cifra record dell’85,2 per cento. Nelle 5 serate del Festival, infatti, i profili e le pagine Rai hanno prodotto un engagement totale di circa 30 milioni di interazioni, una crescita del 142% rispetto all’edizione del 2023, a dimostrazione che il successo del premio canoro parte dalla tv ma trova online la sua cassa di risonanza più potente.
Sempre più social e coinvolgente anche sul fronte dei device digitali, l’evento sanremese di fatto completa quella transizione digitale iniziata proprio nell’era di Amadeus, grazie alle scelte di un cast che ha puntato sugli artisti molto forti su gradimento e ascolti (indipendentemente dal genere e la piattaforma Sanremese).
Per il terzo anno di fila le case discografiche hanno portato in gara l’artista più venduto dell’anno nella Top of The Music di FIMI GfK, la classifica ufficiale italiana. R'komi nel 2021, Lazza nel 2022 e Geolier nel 2023.
Ma chi ha vinto il festival? Che noia!
nòia s. f.
“Senso di insoddisfazione, di fastidio, di tristezza, che proviene o dalla mancanza di attività e dall’ozio o dal sentirsi occupato in cosa monotona, contraria alla propria inclinazione, tale da apparire inutile e vana” scrive Treccani.
“La cumbia della noia” è il titolo della canzone di Angelina Mango che ha vinto questa edizione (2024 del Festival di Sanremo). Ne ha spiegato il significato la cantante: “Non si deve aver paura della noia: va accolta, è importante, così come tutti i sentimenti che ci portano giù, in fondo. C’è una risalita, sempre. La noia non va combattuta: è tempo prezioso da dedicare a noi stessi. E nei momenti difficili, bisogna ballarci sopra”.
Secondo un’indagine condotta da Webboh Lab, il 40% dei ragazzi intervistati della Gen Z (in media 7 ragazzi su 10) dichiarano che si annoierebbe senza poter usare i social. Infatti, sempre 7.5 su 10 dichiarano di navigare online per divertimento, meme, video virali e intrattenimento.
Intrattenimento e progettazione di Magneti culturali.
L’allineamento sempre più pronunciato tra artisti in gara e fan giovanissimi che sono diventati il vero pubblico protagonista attivo dell’evento, tra streaming, social e l’immancabile televoto è un’eredità importante.
Non è solo un discorso di share, siamo abituati a pensare a contenuti e contenitori lineari e piattaforme per ogni target. Sanremo ha dimostrato che esiste una terza dimensione, quella degli strumenti culturali con i quali interpretiamo lo stesso contenuto. La canzone paradossalmente diviene meno centrale per alcuni, che si focalizzano sul fantapunteggio del cantante o sulle scarpe di Travolta.
Progettare e intercettare magneti culturali significa progettare non solo contenuti, ma anche strumenti interpretativi nuovi. Forse anche il design di story angle che permettono di personalizzare la fruizione di un contenuto diverrà nel tempo un mestiere. O lo è già?
Iniziamo buona lettura!
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Apple in campagna acquisizione AI
Apple nel 2023 ha stabilito un nuovo record acquisendo 32 startup nel campo dell’intelligenza artificiale, superando altri giganti tecnologici per numero di acquisizioni. La strategia riflette l’impegno dell’azienda nell’innovazione AI, includendo l’acquisizione di talenti e tecnologie promettenti per rafforzare le sue capacità in vari prodotti. Tra le acquisizioni significative vi sono Voysis, WaveOne, Emotient, Laserlike, Drive.AI, e AI.Music, alcune delle quali sono state integrate in iPhone, Apple Watch e Mac. Questo posizionamento strategico sottolinea l’attenzione di Apple verso le tecnologie emergenti e le tendenze AI prima che raggiungano una diffusione mainstream. Leggi di più
Un’intelligenza artificiale guerrafondaia?
Un recente studio condotto dai ricercatori del Georgia Institute of Technology, dell’Università di Stanford, della Northeastern University e della Hoover Wargaming and Crisis Simulation Initiative sembrerebbe (è giusto usare il condizionale), andare in questa direzione. Lo studio ha coinvolto cinque programmi di intelligenza artificiale di OpenAI, Meta e Anthropic. Le società sono state poste alla guida di nazioni fittizie nel corso di diverse simulazioni. In molti casi, senza alcun preavviso, le AI interpellate hanno fatto ricorso ad armi nucleari o hanno intensificato le ostilità già presenti, ritenendo queste strade le soluzioni più efficienti per la risoluzione dei conflitti. L’intelligenza artificiale potrebbe aver programmato la propria ‘bussola morale’ sulla base della letteratura accademica che enfatizza i casi storici di escalation più che su quella che mostra i vantaggi di una risoluzione pacifica dei conflitti. I bias algoritmici rispecchiano dunque quelli storici e sociali insiti nella nostra società e ciò spingerebbe i modelli di AI verso decisioni pericolose e avventate.
Quando il cinema arriva prima della realtà. Ti ricordi Wargames?
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Simona Melani
Alessandro, grazie del caffè, prendo un americano, anzi un caffè solubile se possibile. Lo so che dovrebbero ritirarmi il passaporto, ma non posso rinunciare alla mia tazza di caffè fumante e a un libro, quando tutti ancora dormono. Sono Simona Melani, classe ‘85, lavoro nel marketing da svariati anni e vivo a Milano. Ho iniziato a scrivere online di politica, poi di moda e infine di personal finance e organizzazione con Incipit, la mia newsletter. (la troverai da oggi anche nelle mie raccomandazioni di lettura). Sono una ex mani bucate ed ex disorganizzata, però giuro che mi diverto ancora. L’ispirazione per la mia newsletter nasce dalla voglia di condividere la mia esperienza per incoraggiare chi vorrebbe riappropriarsi del controllo sui suoi soldi e sul suo tempo, ma pensa che bisogna essere degli invasati americani per farlo. Esiste una via indulgente per prendersi cura di questi aspetti così importanti. Leggo molti libri, anche contemporaneamente: di solito un romanzo la mattina e un saggio prima di andare a dormire. In mezzo, studio. Sto frequentando un Executive MBA alla Graduate School Of Management del Politecnico di Milano. Alla domanda “come fai a fare tutto?” rispondo sempre che non lo faccio. La via indulgente, ricordi? Del resto, ho risposto a questo tuo invito con 10 giorni di ritardo ma, ehi, siamo ancora amici, no? Mi trovi qui!
E tu, che cosa ti sei perso? 🤗
Le complicazioni del lutto sui Social Media
Si parla di online mourning, ovvero quella tendenza a condividere su Internet, prevalentemente sui social, il proprio dolore dovuto alla scomparsa di una persona cara. Prima dell’avvento tecnologico, il ricordo di un caro defunto passava attraverso pochi supporti analogici che con il tempo si sono andati progressivamente perdendo. I social media hanno dato vita a nuove comunità per esprimere il dolore. Il lutto diventa però una frontiera estrema dove si mescolano narcisismo, dolore vero e grief hypejacking. Leggi di più
Quando la pubblicità può essere occulta?
Ci sono regole che non si conoscono o più semplicemente vengono dimenticate. La polemica scoppiata a causa delle scarpe indossate da John Travolta sul palco del Festival di Sanremo ha riacceso i riflettori sulla pubblicità occulta. In quali casi può essere definita tale? In generale quando un prodotto viene mostrato in maniera ripetuta e senza un'esigenza narrativa, risultando quindi fuori contesto. Ma non solo: ecco tutti gli aspetti da valutare. Leggi di più
Sanremo è stato salvato e “riabilitato” dai Meme?
È da qualche anno che si assiste a un sempre crescente interesse dei giovani nei confronti di Sanremo. Un tempo (neanche troppo remoto) era considerata una manifestazione canora riservata solo a quella fetta di popolazione cresciuta negli Anni settanta, ottanta. Oggi è tornata alla ribalta fra le nuove generazioni, catalizzando il loro interesse nei confronti di uno degli eventi televisivi più celebri della televisione pubblica italiana. Ma come ci siamo arrivati? Uno degli aspetti da considerare è sicuramente la fenomenologia del Meme, non più un neologismo relegato al linguaggio esclusivamente giovanile. Sanremo si è rivelato una fonte inesauribile di momenti iconici e grotteschi che ne hanno alimentato il brand. Leggi l’articolo
Non solo pratica! Elogio alla teoria
Quanto è importante conoscere la teoria per poterla applicare? Nel contesto attuale, esiste un pregiudizio negativo su tutto ciò che è “teoria” come un insieme di ragionamenti astratti e complicazioni inutili, eppure è grazie all’osservazione e alla contemplazione che impariamo davvero come controllare le situazioni. È necessario assumere la consapevolezza che capire cosa c’è “dentro e dietro” ad un’attività è ciò che ci permette di gestirla e amplificare le proprie potenzialità creative. Leggi di più
Un'intelligenza artificiale che da risposte precise in ambito biomedico
Creato a New York il primo sistema sul modello di ChatGPT per le scienze biomediche in grado di dare risposte corrette e complete a migliaia di domande scientifiche. Lui è Stefano Pacifico, poco più di 40 anni, che insieme a David Heeger, stimato professore di neuroscienze alla New York University ha fondato EpistemicAI, piattaforma di ricerca già usata da decine di istituzioni mondiali, case farmaceutiche, imprese biotech, istituti di ricerca. Leggi di più
Le eredità di Lara Croft: modello di emancipazione ipersessualizzato
La ricordiamo tutti In “Tomb Raider” fu uno dei primi protagonisti femminili di un videogioco, modello di forza ed emancipazione ma anche di ipersessualizzazione. In un’intervista di qualche anno fa al New York Times Heather Stevens, una delle sviluppatrici che lavorarono al primo Tomb Raider, disse che alcuni attributi fisici di Lara Croft furono enfatizzati per poter promuovere più facilmente il gioco nei confronti del pubblico maschile. Ma c’è di più. Leggi l’articolo
Perchè mangiamo i popcorn al cinema?
L’usanza di sgranocchiare pop-corn al cinema risale al tempo della Grande Depressione americana: grazie alla facilità nella preparazione e al basso costo, il “mais scoppiato” (traduzione di pop-corn) era uno dei cibi preferiti dagli spettatori. L’abbinamento cinema e pop-corn divenne rapidamente un’abitudine: nel 1947, l’85% dei cinema americani aveva la macchina per prepararli, mentre due spettatori su tre li sgranocchiavano anche davanti alla televisione almeno quattro sere alla settimana. Leggi l’articolo
I Jalisse all’Ariston?
Dopo aver vinto il quarantasettesimo Festival della canzone italiana, i Jalisse sono stati scartati dalla kermesse sanremese per ben 27 volte, ma sono comunque riusciti a conservare un ricordo affettuoso nei pensieri degli ascoltatori. Con il claim “Telepass ti porta ovunque”, l’azienda si è proposta di condurre i protagonisti dell’iniziativa, i Jalisse, all’Ariston: non si tratta del teatro sanremese ma dell’hotel situato in centro a Milano. Una nuova campagna auto-ironica e all’insegna della musica che sottolinea l’impegno dell’azienda ad aprire nuove strade, accompagnare le persone nei loro viaggi e renderli sempre più accessibili. Leggi l’articolo
Cellule di manzo dai chicchi di riso
Dopo la carne sintetica e la farina di insetto, uno studio coreano promette e racconta un nuovo prodotto per contrastare il più possibile la crisi climatica e l’impatto degli allevamenti intensivi di carne. Un ibrido appunto: riso di manzo coltivato. Leggi di più
Dal mio feed! 📱
Hai già imparato la coreografia di Tuta Gold? 🕺
Gli spot del super bowl 🎥
Gino Paoli l'appoggia piano 🎤
Spot belli belli del 2023 💥
Quando hai la fame chimica a Sanremo 🍴
I tool che ho usato questa settimana 🛠
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In cuffia e in video 🎧
SquattriNati - Il padre della psicoanalisi Sigmund Freud, sosteneva che ci approcciamo alle questioni relative al denaro con lo stesso pudore e imbarazzo con cui affrontiamo i temi della sessualità. Se solo Freud potesse vederci oggi! Di certo cambierebbe opinione: affrontiamo i temi della sessualità con molta disinvoltura mentre manteniamo un forte riserbo per quanto riguardo le faccende finanziarie. Ma cosa c’entra la psicologia con i soldi? Squattrinati è il podcast di Factanza Media in cui si parla finalmente di soldi, a una generazione che di soldi ne ha pochi. Lo ascolti qui
Forse non sapevi che 💥
L'importanza del caffè, lo dico da sempre!
Sapevi che la prima webcam fu inventata per tenere d'occhio una brocca del caffè?
Ebbene sì, le immagini della Trojan Room Coffee Pot sono state trasmesse su internet per la prima volta nel 1991 da Quentin Stafford-Fraser e Paul Jardetzky, studenti della Cambridge University, che stufi di recarsi nella stanza della macchinetta del caffè trovando spesso la caffettiera vuota, decisero di installare una videocamera che inviava immagini a tutti i computer presenti nella rete dell'ufficio. In questo modo le persone potevano controllare il livello del caffè prima di alzarsi dalla scrivania.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Per le aziende e i consulenti come me. Il marketing non crea bisogni, risolve problemi. Se quello che ci scorre davanti agli occhi non intercetta un nostro problema (serio o meno che sia) noi neanche lo vediamo.
I consigli di questa newsletter continueranno ad essere gratuiti, però ogni tanto su molti prodotti o libri c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto). Ecco un piccolo elenco (in crescita) dei prodotti che scelgo di diffondere e ho acquistato o utilizzato. So che ne farai un ottimo uso.
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Aprila e buona lettura
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A presto,
Alessandro