Nonostante in Italia alcuni giornali e giornalisti parlino del suo tramonto, l'influencer e la creator economy godono di ottima salute. Sto dando i numeri? Diamoli questi numeri. Mezzo trilione di dollari. Secondo Goldman Sachs, è questa la crescita prevista nei prossimi quattro anni per la creator economy, attualmente attestata a 250 miliardi di dollari.
Che cosa può accadere in questo 2024? Ha ancora senso fare distinzione tra creator e influencer?
Non è più sensato parlare di due distinte economie. Il passaggio da influencer a creator è già di fatto consolidato, e questo 2024 porterà solo ulteriori conferme. Le esigenze e le abitudini degli utenti, le caratteristiche delle piattaforme e gli obiettivi dei brand stanno sempre più spostando l'attenzione su figure dotate di notevole creatività nel campo dei contenuti (da instagram a TikTok), facendo di essi il principale mezzo di contatto (e di distinzione) per stabilire connessioni di valore con il proprio pubblico. L'influenza, dunque, passa attraverso ciò che viene mostrato, a dispetto anche degli algoritmi che governano le piattaforme.
"Social Imprenditoria" i creator stanno diventando aziende strutturate che creano e danno lavoro.
Se da un lato, la coda lunga di creator con cui i brand possono collaborare si sta espandendo in modo sempre più ricco, verticale e professionale. Dall'altro, i creator stanno sperimentando un aumento significativo delle opportunità di monetizzazione ed espressione del proprio talento.
La crossmedialità ha portato i tiktoker e gli instagrammer dal mondo digitale alla televisione, al grande schermo e ai palcoscenici. Khaby Lame ha conquistato il pubblico come giudice di Italia's Got Talent, Valeria Angione ha già debuttato con il suo secondo spettacolo teatrale, mentre Gabriele Vagnato è diventato la spalla di Fiorello in Viva Rai 2!
Le entrate derivanti dai social media hanno spinto molti creator a lanciare progetti personali, trasformando il loro talento in un vero e proprio lavoro, diversificando le fonti di reddito.
I fondi per creator di TikTok e Instagram, i Diamanti di TikTok, gli abbonamenti su Instagram, Patreon e Tipee sono solo alcune delle nuove frontiere nella monetizzazione legata alla content creation.
Un ulteriore segno di questa evoluzione è il lancio di brand fondati direttamente dai creator. Non è necessario andare oltre oceano per trovare esempi di successo: l'azienda di Cristina Fogazzi VeraLab, Aka Estetista Cinica, il brand di cartoleria CreaME di Daniela Cremona, i prodotti cosmetici Clio Make Up di Clio Zammatteo sono solo alcune delle iniziative di successo.
Questa crescente esposizione di creator e influencer porta benefici anche ai brand, dando loro la possibilità di attivare collaborazioni in contesti diversificati. Questo permette loro di raggiungere pubblici più ampi e coinvolgere potenziali clienti in diversi momenti del processo di acquisto. La sinergia tra creator e brand sta creando un terreno fertile per nuove e entusiasmanti opportunità di collaborazione.
ROI e scelta delle corrette piattaforme. Un matrimonio destinato al successo
Il numero di social network continua a crescere, ma ciò non si traduce necessariamente in un aumento degli utenti online. In pratica, i brand sono presenti su diverse piattaforme più per paura di perdere quote di mercato (FOMO) che per una strategia ben definita. Alla fine del 2023, Threads, la versione Meta di X (ex Twitter), ha fatto il suo ingresso, dando il via a una corsa simile a quella che abbiamo visto con Clubhouse. Un'ansia prestazionale ingiustificata che in America ha già smarrito la strada.
Secondo Hootsuite, le aziende temono l'impatto sul Return On Investment (ROI) derivante dalla presenza su un numero così elevato di piattaforme. Questo timore è giustificato, poiché la gestione di più piattaforme richiede maggiori risorse finanziarie, professionali, di contenuto e coinvolge una maggiore rete di influencer nelle campagne. Nel 2024, sembra che i brand si orienteranno verso la sostenibilità e il riciclo dei contenuti, abbandonando o mettendo in pausa le piattaforme che non supportano i loro obiettivi di ritorno sull'investimento.
In questo panorama, sembra che Whatsapp (-18%), Pinterest, X e Facebook stiano perdendo terreno, mentre Instagram, LinkedIn e, in testa alla classifica, TikTok stanno crescendo (+16%). Questo trend ha un impatto significativo sull'influencer marketing, i brand punteranno maggiormente sulle piattaforme più popolari e reattive in termini di coinvolgimento e conversioni da parte del pubblico.
La rapidità con cui i social network si evolvono richiede una costante attenzione, soprattutto in un periodo di instabilità economica, politica e sociale. In passato, la pianificazione a lungo termine sembrava essere la scelta preferenziale, ma oggi, come suggerisce anche Google nelle previsioni per il digital marketing del 2024, il contesto attuale richiede un'attenzione maggiore all'adattabilità e scalabilità. Sostituire il piano a lungo termine con un approccio fluido, fatto di cambiamenti costanti ma minimi, diventa essenziale, pur senza perdere di vista la visione di lungo periodo.
Il giusto contenuto per gli utenti e la credibilità
Serve una forte capacità di capire gli utenti e cosa funzioni per loro, ci sono contenuti che “guadagnano” senso a seconda di dove vengo fruiti. La sfida è ampia e sarà connessa ad utilità e, maggiormente, intrattenimento.
Trasformazione da ADS a Media provider
Il valore dei contenuti e dei creator, insieme al fenomeno del FOOH, conferisce ancora maggiore importanza al brand entertainment, sia attraverso contenuti originali che tramite integrazioni mirate. Serviranno quindi figure differenti, in particolare i creator, per accorciare la distanza tra ciò che i brand vogliono comunicare e la sua realizzazione. L'obiettivo principale diventerà sempre più quello di diventare vere e proprie "media house", ossia produttori autentici di contenuti. È un cambiamento sostanziale per i creator che non diventeranno solo un mero veicolo di promozione di prodotto, ma di contenuto utile per gli account delle aziende che utilizzeranno la loro influenza sui canali proprietari.
Organico e paid, saranno sempre sullo stesso piano
Le caratteristiche e l’impatto degli algoritmi condizionano sempre di più la visibilità organica dei contenuti, anche quando guardiamo creator di grande rilievo. Aziende, agenzie e creator stessi dovranno inevitabilmente lavorare con la corretta strategia di distribuzione del contenuto. Orientando un sostegno media che non potrà essere a corredo ma considerato all'interno della strategia, con i suoi formati.
Audio e affini
Che la narrazione audio sia stata una "riscoperta" non è una novità in assoluto ma quest'anno rafforzerà l'importanza, non solo come podcast ma anche nella tiktoketttizzazione del suono, dei jingle. I meme e la loro memorabilità sono stati portati in auge dalla piattaforma e sarà un'occasione per alcuni player di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto.
Gestione delle crisi reputazionali
Il Natale appena trascorso è innegabile, ha portato (e porterà ancora a lungo) con se, l'attenzione media sui rischi reputazionali connessi alla scelta di creator o talent per i propri brand.
La libertà di espressione dei creator, inizia dalla libertà di comunicare di una azienda. Dal punto di visto della selezione occorre un passo netto che vada oltre al dato puro e alla performance. Io vado in giro a ripetere da anni, l'apporto umano nei processi di selezione e la sensibilità non possano essere sostituiti da tool e AI, si dovrà scavare per comprendere in modo corretto le caratteristiche delle audience dei creator, prendendo in considerazione lo storico, il tono di voce e il come questi creator nel tempo hanno lavorato. Aggiornare un framework di azione per crisi reputazionali sarà quindi l'obbligo per ogni azienda e brand.
La rinascita dei micro creator
Il micro-creator medio ha un tasso di coinvolgimento sui social del 9%, che è molto più alto del tasso di coinvolgimento medio dei macro-creator e delle celebrità, pari solo al 2%.
Oltre ad avere un pubblico che ha maggiori probabilità di interagire e fidarsi dei suoi contenuti, i micro-creator tendono ad avere ovviamente tariffe più affrontabili per collaborare con le aziende, il che li rende più convenienti, fornendo spesso risultati migliori per le campagne. I creator che avranno comunità di nicchia e iper-focalizzate saranno in una posizione unica per stabilire rapporti reciprocamente vantaggiosi con marchi che vorranno raggiungere il proprio pubblico.
Influencer e AI
Il 2023 è stato un punto di svolta tecnologico, con l'intelligenza artificiale che ha fatto il suo ingresso nella vita quotidiana delle persone anche se in Italia non sembra ancora elevato il tasso di adozione. Da ChatGpt a Bard, Dall-E e Midjourney, l'A.I. ha trasformato le nostre parole in mondi di testi e immagini. Nel prossimo anno, questa rivoluzione continuerà a plasmare la nostra realtà, introducendo nuovi strumenti per l'interazione, la connessione e l'espressione, sempre più personalizzati. Creator e aziende capaci di sfruttare le nuove opportunità offerte dall'A.I. saranno in grado di ottimizzare e concepire nuove forme di branded content, originali e innovative e, soprattutto pensate all'interno dell'esperienza di acquisto degli utenti.
Le dinamiche e i cambiamenti di questa professione sono sempre rapidi e alcune volte imprevedibili (seppure in parte), affrontare il cambiamento è sempre un'ottima idea. Spero di averti aiutato.
Iniziamo, buona lettura!
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💭 Un caffè con l’Intelligenza artificiale
CES Las Vegas 2024 🌐
Al CES 2024 di Las Vegas, il palcoscenico più grande al mondo per la tecnologia consumer, si stanno presentando numerose novità nel campo dell'intelligenza artificiale. Ecco alcuni dei prodotti più interessanti visti nei primi due giorni:
🤖 Holoconnects ha esposto il suo Holobox alimentato da IA, offrendo una visione sorprendente del futuro della comunicazione digitale.
🪞 Il "smart mirror" di Baracuda utilizza l'IA e l'elaborazione del linguaggio naturale per analizzare le espressioni facciali, adattandosi all'umore dell'utente con terapie luminose, meditazioni guidate e affermazioni positive.
🧹 Samsung ha integrato l'IA nei suoi aspirapolvere robot, permettendo loro di rilevare macchie e distinguere tra diverse superfici. E ha presentato anche Ballie, un assistente domestico robotico sferico capace di eseguire compiti in casa e dotato di un proiettore per videochiamate e altro.
🐾 Rabbit ha introdotto il dispositivo AI compagno di tipo Tamagotchi, r1, che semplifica i compiti digitali tramite agenti IA e vuole mandare in pensione Alexa e Siri.
🐶 Invoxia ha svelato Minitailz, un dispositivo indossabile per animali domestici con IA, che monitora i segni vitali e avvisa i proprietari di potenziali problemi di salute.
🤖 LG ha mostrato Rosie, un nuovo agente robotico domestico dall'aspetto simpatico, assistente per le faccende domestiche e integrato con gli elettrodomestici intelligenti LG.
Come funziona il negozio virtuale per personalizzare GPT?
OpenAI ha finalmente reso disponibile il GPT Store, piattaforma per condividere chatbot personalizzati. Dal lancio del programma GPT Builder a novembre, sono stati creati oltre 3 milioni di GPT. OpenAI prevede di evidenziare settimanalmente i GPT più utili nel suo "negozio". Solo gli abbonati ai livelli a pagamento di OpenAI possono creare e usare GPT personalizzati. OpenAI introdurrà un programma di condivisione dei ricavi con i creatori di GPT, pagandoli in base all'interazione degli utenti con i loro chatbot. Come funziona? Leggi di più
E tu, che cosa ti sei perso? 🤗
Lo sbarco dei Bitcoin in borsa cosa significa?
Negli Stati Uniti la Sec ha approvato gli Etf su bitcoin, che permetteranno di investire nella criptovaluta e promettono di rivoluzionare il settore. Una parte significativa di questi vantaggi finanziari tuttavia saranno destinati a chi opera dietro le quinte e non al mercato aperto. Quindi, chi ne guadagnerà realmente con gli Etf? Leggi di più
Tutte le novità del CES2024
Ogni CES porta con sé tendenze distintive che dominano le conferenze stampa, lo show floor e le chiacchiere notturne nei bar dei casinò. Alcune delle maggiori tendenze al CES 2024 di questa settimana erano prevedibili; una massiccia enfasi sull’intelligenza artificiale (vedi sopra), per esempio. Altri, come gli schermi trasparenti e le nuove soluzioni per isolare la tua casa dalla rete , erano visibili solo dopo aver setacciato i piani espositivi del Las Vegas Convention Center. Ecco i punti chiave, distillati per te . Leggi di più
Le grandi dimissioni viste dall’Italia
L’Italia, primo paese in Europa per quantità di lavoratori autonomi, affronta il dibattito con le proprie caratteristiche: paternalismo e incredulità. Qual è la narrativa che domina nel nostro paese, alla luce di una diffusa erosione delle tutele e dell’alto tasso di disoccupazione? Se ne parla in un’intervista davvero interessante con la sociologa Francesca Coin. Leggi l’articolo
Twitch licenzia il 35% della forza lavoro
Dopo le voci, è arrivata la conferma ufficiale: Twitch ha annunciato di aver dovuto licenziare ben cinquecento dipendenti, pari al 35% del proprio staff, nonostante gli oltre 35 milioni di visitatori giornalieri, la piattaforma streaming non è riuscita a generare profitti sufficienti. L'azienda ha dunque confermato la pesante ristrutturazione, che secondo il management è dovuta al fatto che l'attuale dimensione del volume d'affari non consente di mantenere un'organizzazione così estesa. Il trend dei licenziamenti delle big tech continuerà nel 2024? Leggi l’articolo
Keith Haring vive e dipinge insieme a noi?
Un'opera realizzata dal celebre Artista e writer statunitense scomparso nel 1990, è diventata protagonista di una nuova polemica che ha generato uno scontro tra il mondo dell'arte e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale. A essere finita sotto la luce dei riflettori è Unfinished Painting, dipinta da Haring nel 1989, poco prima di morire a causa delle complicanze legate all'AIDS. Unfinished Painting è un'opera volutamente incompiuta, con lo scopo di testimoniare la tragedia dell'epidemia di AIDS che, durante gli anni Ottanta, ha causato tantissime morti nella comunità gay di New York. L'artista digitale Donnel Villager, tramite l'utilizzo dell'AI, ha completato e condiviso su X l'opera di Keith Haring. Scoppiata la polemica. Leggi di più
Vivere sulla luna
4 scienziati hanno vissuto per un anno in un sistema di supporto vitale biorigenerativo indipendente insieme a piante e microrganismi, un record. Tutto l'ossigeno, l'acqua e il cibo di cui avevano bisogno sono stati prodotti o riciclati all'interno della struttura. Il sistema è risultato autosufficiente al 98% e rappresenta il prototipo di come verrà sviluppata la base Lunare Cinese. Hai già preparato le valigie? Leggi l’articolo
Il 75% della pesca industriale non è monitorata
In uno studio condotto da Global Fishing Watch e pubblicato su Nature, i ricercatori che hanno utilizzando le mappe satellitari e l’intelligenza artificiale affermano che il 75% dei pescherecci industriali del mondo, che operano principalmente in Africa e nell’Asia meridionale, non soni monitorati pubblicamente, così come l’attività delle navi da trasporto e di energia. Leggi di più
Cosa ci dice il New York Times sulle abitudini alimentari del 2024
Se esiste una certezza che tocca gli ambiti più svariati non solo quelli tecnologici, è che il cambiamento è una costante, e modi di pensare e gusti si modificano di conseguenza di anno in anno. Kim Severson del New York Times racconta che nel futuro ci aspettano cocktail gastronomici, snack e intelligenza artificiale. Leggi di più
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Le angurie simbolo della resistenza Palestinese
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Quando Excel diventa più croce che delizia, viene in soccorso Emily Excel. Un Marketplace in cui trovi modelli per habit, mood, fitness, budget tracker e to do list. Insomma, excel per organizzarsi senza sbatti! Lo trovi qui
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Morsi: Un nuovo podcast che parla di attualità gastronomica, cultura del cibo e ristorazione. Una voce che si dichiara fuori dal coro e che “risponde alle domande che tutti si fanno ma a cui nessuno risponde”, come afferma la giornalista e co-ideatrice del format Margo Schachter di
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Forse non sapevi che 💥
Sai da dove arriva la Wi-fi? 😮
Diva di Hollywood e scienziata: un binomio più unico che raro (indipendentemente dal genere) che riassume in pochissime parole l’eccezionale biografia di Hedy Lamarr. All’apice del suo successo da attrice, negli anni Quaranta, era considerata la “donna più bella del mondo” e protagonista di alcuni film di enorme successo come Algiers (Un’americana nella casbah) o Sansone e Dalila, di cui è coprotagonista e che fece il record di botteghino nel 1949. Negli anni '40, insieme all'inventore George Antheil, Lamarr sviluppò un sistema di frequenza dinamica per rendere le comunicazioni militari più sicure durante la Seconda Guerra Mondiale. La loro invenzione, nota come "spread spectrum", è stata un pionieristico concetto di commutazione di frequenza che ha contribuito a evitare interferenze radio durante la trasmissione di segnali. Sebbene la loro idea fosse inizialmente sottovalutata, il concetto di Hedy Lamarr è diventato il fondamento tecnologico per il Wi-Fi, Bluetooth e molte altre tecnologie wireless che utilizziamo oggi. La sua genialità va ben oltre il grande schermo, dimostrando che il talento di Lamarr ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della tecnologia moderna.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
“Mi sono fatto con le mie mani”, “Non devo niente a nessuno”, “Ho fatto tutto da solo”: frasi che siamo abituati a sentir ripetere allo sfinimento fin da piccoli, sempre con accezione positiva. Io però penso che, per chi desideri fare impresa “ho fatto tutto da solo” non sia una frase da dire con orgoglio, ma un problema da risolvere.
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A presto,
Alessandro
Questa è la terza newsletter di inizio anno (oltre alla mia) tra quelle che seguo che vedo affrontare il tema degli influencer e della creator economy, con ancora un punto di vista diverso e approfondito.
Se ci fossimo messi d'accordo tra di noi non ci saremmo coordinati così bene. 😄