Nel business vale la seconda e va zittita la prima.
Cosa mi sta insegnando la corsa in questi mesi di preparazione per la Maratona di New York? A rallentare. È un controsenso? si.
Non è importante chi tu sia nella vita di tutti i giorni, quando lavori allo sviluppo e alla crescita di un business non puoi contare sulla velocità e non puoi permetterti di essere veloce. Negli anni sono sempre stato accecato dal risultato, ad usare il giudizio degli altri come parametro su cui basare le mie performance. Professionali e personali.
Vedo i miei clienti che fremono all'idea di passare da 0 a 100 in modo immediato.
Cambiamenti, acquisizione di nuove competenze e abilità, crescita: tutto deve avvenire subito.
Invece la differenza la ottieni con la costanza e il giusto tempo che dedichi alla tua attività. Che è fatto di tempi molto ampi in cui è richiesta consapevolezza e pazienza.
Nella corsa, è una gara a chi ride prima. Ci sei solo tu e la tua mente che, se sei come me, non ti si libererà improvvisamente facendoti trascendere e rilassare durante l’allenamento come dicono molti, bensì farà di tutto per farti mollare.
Sarà un susseguirsi di “non ci riesco”, “dai molla mi fa male il fianco”, “quanto manca?” che dovrai combattere ponendoti un obiettivo e mettendocela tutta per arrivare alla fine. Così, un po’ alla volta, ti insegnerà anche a vivere e viverti meglio, liberandoti di quella parte di te che ti frena perché ti dice che non ce la farai, come nella corsa anche nella vita.
Senza pensare ai chilometri, al tempo, al dolore (ok, forse quello un pochino, ma poi passa) ma semplicemente amando ogni respiro affannato, ogni goccia di sudore, ogni moscerino ingerito e ogni pensiero di mollare tutto (i pensieri di sconfitta sono quelli che mi motivano ogni mattina che suona la sveglia). Ogni scorcio intorno a te.
Nasco lento ma quando sono entrato nel mondo del lavoro ho finito per farmi fagocitare da una società che mi diceva che il giusto era essere multitasking e che essere lento mi avrebbe penalizzato. Non rimpiango decisamente gli anni ‘90 (e anche i seguenti).
Ho sbagliato un sacco di cose per colpa della fretta e grazie a questi errori di gioventù so bene quale sarebbe il punto di non ritorno se dovessi agire allo stesso modo con il mio business. Fermarmi e analizzare, come sto facendo in questi mesi di training.
La corsa mi sta insegnando a stare bene con me e per me, in una società in cui siamo costantemente portati a fare tutto il contrario
Come diceva Steve Uzzel - fotografo e autore.
"Il multitasking è semplicemente l'opportunità di rovinare più di una cosa alla volta"
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I tool che ho usato questa settimana 🛠
Kapsule - Esiste un modo per far viaggiare nel tempo i tuoi messaggi. Ecco una app dove puoi registrare un video, scegliere a chi mandarlo e programmare la data di invio. Tra una giorno, una settimana, anni. La provi qui
In cuffia e in video 🎧
Dal Verrazzano a Central Park // Maratona di New York - Mi sto preparando alla mia prima maratona, se vuoi scoprire con me, tutti i segreti della Maratona di New York. "Dal Verrazzano a Central Park" ti porta dietro le quinte (e lungo il percorso) di uno degli eventi sportivi più famosi e popolari del mondo, ripercorrendo, miglio dopo miglio, tutto il tracciato di gara. Ogni puntata è dedicata ad un miglio del percorso ed in molti episodi affiancheranno i co-host Lorenzo dell'Uva e Pietro Paschino, numerosi runner e appassionati che hanno corso, vinto o ancora pensano di partecipare. Un Podcast genuino, con qualche sbavatura, ma ricco di spunti e vita.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Rammendate, ricucite. A partire dalla rete e dalle reti: perché strappare non serve a niente, se poi non sei disposto a ricucire. E se non sai cucire sono sicuro che conoscerai qualcuno capace di farlo per e con te, perché a questo servono le reti: a mettere insieme competenze diverse, per ricordare che tutto è superiore alla somma delle parti, mai inferiore. Per ricucire non servono competenze, capacità, talenti particolari: serve pensare al bene comune e aver voglia di farlo.
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Aprila e buona lettura
A presto,
Alessandro