Le persone non vogliono andare in ufficio a lavorare ma neanche a divertirsi. Si è pronunciata così qualche tempo fa la Corte Suprema Francese "accordando" il diritto di non divertirsi ad un lavoratore, licenziato dalla società per la quale lavorava, reo di non prendere parte alle attività extra lavorative proposte dal suo capo, come aperitivi aziendali e team building.
Al di là del caso specifico, la presenza in ufficio è decisamente uno dei principali temi che le aziende hanno affrontato (o stanno ancora affrontando?) in questo momento storico, non solo dopo la pandemia in cui tutti abbiamo apprezzato lo smart working e il valore di una vita più flessibile, ma anche perché a dirlo sono coloro che a breve guideranno il mercato del lavoro: la Generazione Z.
Qualche settimana fa ero a cena con degli amici, e si discuteva su questo tema. La Generazione Z (ossia i nati tra il 1997 e il 2012) entro il 2025 costituirà quasi il 30% della forza lavoro globale. La maggior parte di loro ritiene la flessibilità un valore ormai imprescindibile nelle proprie scelte di lavoro e lavora per vivere (non il contrario). Il punto non è trovare un lavoro per la vita (valore che ci è stato tramandato dai nostri genitori, almeno per la mia generazione), ma fare in modo che questo lavoro mi assicuri di poter vivere la “mia vita”.
Le aziende in questo senso, cercano di assecondare queste necessità, specie in un momento storico in cui la carenza di competenze è al suo apice. Il fenomeno delle "grandi dimissioni", unito a quello delle "dimissioni silenziose" è aumentato proprio perché non c'è stata quella flessibilità di ritorno che la forza lavoro richiedeva.
Ma non mancano esempi che contraddicono questa tendenza. Sono gli stessi giovani che dell’ufficio apprezzano il valore sociale e creativo e a volte anche il fatto di trovare un ambiente tranquillo e silenzioso, magari in netto contrasto con il caos che caratterizza le vite personali. C’è chi ha provato a romanticizzare il modo di vivere il proprio ufficio e per farlo ha utilizzato la piattaforma più vicina alla Gen Z, TikTok, dove peraltro statement come “Don’t work in person!” sono proprio alcuni tra i più diffusi da molti creator.
Da quando ha raccontato con un video il percorso che percorre ogni giorno per raggiungere il suo ufficio, dalla vista mozzafiato dalle grandi finestre del piano in cui lavora alle librerie colorate che la circondano, raccogliendo in una sola notte centinaia di migliaia di visualizzazioni, Meena Kirupakaran, 23 anni, che lavora per la casa editrice HarperCollins in Canada, ha iniziato a vedere sotto un'altra lente il suo lavoro. Anche lei, come tutti, ha le sue giornate no, ma quando capita, dice che le basta riguardare quei video per farsi tornare il buon umore e la voglia di uscire di casa per recarsi in ufficio. I suoi contenuti sono entrati a far parte di quell’angolo della piattaforma dedicato appunto al mondo del lavoro, “CareerTok”, dove trovare consigli utili per il proprio percorso professionale.
Ma quindi cosa motiva la nuova generazione a scegliere un'azienda? Non solo le immagini e i contenuti TikTok. Non tutti hanno un ufficio come quello di Meena o fanno un lavoro creativo come il suo.
Secondo il report “The new human age”presentato da ManpowerGroup nel corso dell’ultimo World Economic Forum di Davos, la Gen Z si aspetta sempre di più dal proprio datore di lavoro un impegno sui temi di Diversity, Equity, Inclusion e Belonging (DEIB), sul sostegno a a movimenti Lgbtq+ e sul cambiamento climatico. "Mai come oggi il ruolo dell’azienda è cresciuto e con esso le aspettative delle persone – si legge nel report – le organizzazioni devono avere una visione chiara e obiettivi autentici se vogliono attirare, mantenere e coltivare talenti della Gen Z".
Questi giovani, il cui atteggiamento fluido nei confronti del mondo del lavoro li può far apparire superficiali, in realtà superficiali non lo sono affatto. Chiedono di essere compresi per potersi fidare e pretendono di sentirsi bene mentre rispondono alle richieste legate ai loro doveri contrattuali. Una generazione che conosce più di altre, gli effetti dell’ansia e della depressione, acuita dal periodo pandemico. Personalmente mi sembrano aspetti che, se curati, non possano che far bene all’evoluzione del mondo lavorativo. La mia generazione non lo ha fatto, accettando spesso compromessi al ribasso, allora perché non impegnarsi e provarci per loro?
Iniziamo, buona lettura
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AI, la crescita tecnologica diventerà incontrollabile e irreversibile, provocando cambiamenti imprevedibili nella civiltà umana?
La 'Singolarità' qui citata si riferisce a un ipotetico punto futuro in cui la crescita tecnologica diventerà incontrollabile e irreversibile, provocando cambiamenti imprevedibili nella civiltà umana a causa dell'avvento della superintelligenza artificiale. L'ingegnere e fisico Paul Pallaghy, PhD, prevede che la superintelligenza si verificherà entro la fine del decennio, nel 2029. Leggi l’articolo
In Francia è stata approvata la legge sugli influencer
Ve ne avevo parlato nelle precedenti Newsletter. La nuova legge crea le condizioni legali per riconoscere giuridicamente una professione non ancora contemplata dal diritto francese, quella di influencer, e che finora aveva dovuto seguire norme poco adatte o pensate in precedenza per altre professioni. Nel testo della legge gli influencer vengono ora definiti come “persone fisiche o morali che, dietro compenso o altri benefici, utilizzano la loro notorietà presso il proprio pubblico per comunicare online contenuti finalizzati alla promozione, diretta o indiretta, di beni, servizi o altre cause”. In caso di immagini promozionali ritoccate con filtri o metodi più complessi, queste dovranno essere indicate come tali al pubblico. In caso di violazioni, i reati previsti sono frode o abuso di fiducia. Le pene arrivano fino a due anni di reclusione e a multe di 300mila euro. Leggi di più
Lunga vita ai QR Code!
I QR Code hanno ancora lunga vita, infatti fino a quando non ci sarà un'altra tecnologia performante e immediata per inviare informazioni al proprio dispositivo mobile, attraverso scansione da fotocamera, rimangono ancora un ottimo strumento per unire l'offline con l'online. Ma diciamolo, il trattamento grafico a quadratini che da sempre contraddistingue i codici QR non sono bellissimi da vedere e spesso poco personalizzabile. I QR Code presenti in queste immagini dirottano ad un tool di generatore QR Code utilizzato per governare parametri come luminosità, contrasto e colorazione dei tratti grafici. Come possiamo notare i famosi tre marker, di solito di forma quadrata, sono ancora per ora presenti, ma tutto il corpo composto da vari quadrati minori è nascosto completamente nell'immagine. Guarda i QR code qui!
Qual ‘è il futuro del lavoro?
Stando al report del 2020 del World Economic Forum, nel 2025, il pensiero analitico, la creatività e la flessibilità saranno le competenze più richieste mentre i lavori più ambiti avranno a che fare con i dati e l’intelligenza artificiale, con la creazione di contenuti e il cloud computing. Il mondo del lavoro assomiglia sempre più agli Hunger games: colloqui su colloqui e prove su prove sono la prassi anche solo per accedere a una posizione. Una volta assunti, il boot camp non finisce, i percorsi interni di crescita, o i miglioramenti economici, sono piuttosto lenti e difficoltosi.
Per i lavoratori, millennial e zoomer in particolar modo, le sfide del presente e del futuro sono tutt’altro che facili. Cosa fare? Leggi qui
Realtà o immaginazione. Come fa il tuo cervello a capire la differenza?
Nuovi esperimenti mostrano che il cervello distingue tra immagini mentali percepite e immaginate controllando se attraversano una "soglia di realtà”. Perché non abbiamo costantemente allucinazioni? ha chiesto Nadine Dijkstra , borsista post-dottorato presso l'University College di Londra. Uno studio da lei condotto, recentemente pubblicato su Nature Communications , fornisce una risposta intrigante: il cervello valuta le immagini che sta elaborando rispetto a una "soglia di realtà". Se il segnale supera la soglia, il cervello pensa che sia reale; in caso contrario, il cervello pensa che sia immaginato Leggi di più
Ascesa dello scam: il ricatto con i nudi generati dall'intelligenza artificiale
Cresce il numero di vittime di sextortion, proprio in concomitanza con il successo dell'AI generativa. In queste ore, infatti, l'FBI ha messo in luce la tendenza sempre crescente dei cybercriminali di utilizzare deepfake per attacchi di sextortion, una forma di ricatto in cui le vittime si trovano costrette a pagare un riscatto per evitare che contenuti espliciti di cui sono protagoniste vengano diffusi in rete. Leggi di più
Perchè il nostro cervello riesce a “cantare” alcune canzoni?
Se un tuo amico ti cantasse la melodia di una canzone sconosciuta e improvvisamente la interrompesse, potresti essere in grado di cantare la nota successiva che ritieni più adatta e azzeccarla. Almeno, i musicisti professionisti potrebbero! Uno studio pubblicato sul Journal of Neuroscience dimostra che meccanismi di previsione simili si verificano nel cervello ogni volta che ascoltiamo musica, senza che ne siamo necessariamente consapevoli. Leggi di più
Fare lo Chef sugli yacht non è un lavoro per vecchi
In molti lo considerano un lavoro da sogno, ma Melanie White ha deciso di svelarne i retroscena: “Gli chef sugli yatch affrontano turni estenuanti in spazi esigui, senza scorte e con troppe richieste da parte di proprietari incontentabili”. Leggi tutti i retroscena.
Tutti a sciare, è nato il nuovo Apple Vision Pro!
Ne stanno parlando tutti, l’ultimo arrivato della mela di Cupertino. Il primo sistema operativo spaziale al mondo, con due display ad altissima risoluzione. L'headset permette di trasformare qualsiasi spazio in una sala cinematografica personale con uno schermo che sembra largo 30 metri e un sistema audio avanzato: si possono guardare film, programmi televisivi, prendere parte a oltre 100 giochi Apple Arcade e tanto altro. Purtroppo, il cartellino del prezzo è alto quanto le aspettative (3500 dollari tasse escluse negli Usa in vendita dall'anno prossimo, in Italia forse nel 2025), ma la nuova costosa scommessa di Apple saprà adattarsi alle nostre esigenze quotidiane? Leggi l’articolo
Dal mio feed 📱
È arrivato il momento di rivalutare le penne?
Tutto quello che devi sapere sull’episodio di Succession delle Elezioni americane, spiegato da Francesco Costa
Il Caffè Sacher apre a Trieste con qualche polemica
Ti affascina ancora lo sbattimento del polpo sul Porto di Bari?
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Vi ho parlato tanto di prompt per l’intelligenza artificiale. Ma ci sono “comandi” o “spunti” molto utili anche per noi esseri umani, che di artificiale abbiamo ben poco. Alcuni di questi possono aiutarci a superare il blocco da pagina bianca e ad essere più consapevoli: qui 90 prompt utili per sbloccare lo scrittore che è in te
tl;dv trascrive le video call su Zoom e Meet e te le riassume
In cuffia e in video 🎧
Il Caso Citizens United spiegato bene da Francesco Costa. Con la sentenza Citizens United v. FEC, la Corte Suprema degli Stati Uniti rafforzò, applicandolo anche alle società, il principio già espresso nel 1976 in Buckley v. Valeo, secondo cui la spesa politica è una forma di libertà di parola protetta dal Primo emendamento della Costituzione.
La controversa decisione ha aperto, per aziende e sindacati, alla possibilità di spendere somme illimitate di denaro per sostenere i candidati politici scelti, a condizione che fossero tecnicamente indipendenti dalle campagne elettorali stesse. Guarda il video
Pane e fantasmi - Sembra che, per diversi anni agli inizi del '900, la piccola isola di Alicudi sia stata scenario di un'allucinazione collettiva, che avrebbe coinvolto tutti i suoi abitanti. Ad essere allucinogena era infatti la segale con cui veniva fatto il pane, che diventava un vero e proprio preparato di LSD. Amedeo Berta è un podcaster che, avendo passato ad Alicudi tutte le estati della sua adolescenza, decide di tornarci dopo anni di assenza, per farsi raccontare questa storia direttamente dagli isolani e dalle isolane.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Le idee non sono tue. Spargi stimoli e idee come fossero semi in terreni che non possiedi.
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Aprila e buona lettura
A presto,
Alessandro