Qual è il reale peso dei numeri e delle classifiche legate agli influencer che leggiamo costantemente sul web? Negli ultimi anni il contributo dell'informazione sui social media (immediata, abbondante) ci ha fatto parlare inevitabilmente dei numeri che hanno (o non) generato i creator, e sempre meno di cosa porta questi numeri: Il talento, la creatività. Ne parliamo sempre poco. Mi manca, fare una discussione sul talento, parlare di scelte stilistiche, idee, approcci, originalità, innovazione, narrazione. Parliamo sempre e solo di numeri.
Tutto si traduce con dei numeri, e tutto si converte in base al numero: "hai successo perché hai un tasso di engagement e conversione più alto della norma".
Credo sia stato un meccanismo naturale e non per forza da condannare, arriviamo da un periodo di crisi generale dell'industria, c'è stato un cambio generazionale ed è comprensibile che questo si sia manifestato in un ulteriore cambio di paradigma impostato sul dato come sicurezza, legato proprio alla industry che più si stava imponendo con successo: il social media e l'influencer marketing.
Ora però ho la sensazione che queste fiamme di entusiasmo generate dai numeri si stiano pian piano spegnendo, stanno bruciando un po' meno. Non sto parlando della salute dell'industria degli influencer, tutto sta andando a gonfie vele (te ne ho parlato anche nelle precedenti newsletter), sento però sotto traccia un po' di saturazione. Perché non c'è giorno in cui un influencer, grande o piccolo che sia, non comunichi al mondo un traguardo raggiunto, sotto forma di numero.
Allora ti faccio una domanda? Non sei stanco? Questa costante celebrazione, spesso anche decontestualizzata, sta alterando la percezione che dovremmo avere dei creator che popolano la scena? Spesso tutto questo crea un'illusione, delle aspettative che fanno male all'industria stessa.
Non dimentichiamo che l'utente attivo, sceglie cosa vedere e di cosa fruire, quello passivo magari, subisce il contenuto, ma poi la partita si chiude sulla conversione, quando si deve acquistare un servizio, legato a quel contenuto.
L'industria si basa su costi e ricavi, e quando sbagli una campagna perché sei stato accecato dai numeri, i conti faticano a tornare.
Che peso hanno quindi i numeri? È più "importante" un creator che scala le "classifiche" in un periodo circoscritto di tempo (vedi ad esempio i meccanismi di TikTok), o uno che rimane negli anni, costruendo una community di valori. Dobbiamo imparare non solo a contare, ma anche a pesare il dato. Chiudo con una riflessione: La quantità di interazioni di un contenuto, è davvero la misura del successo di una campagna di influencer marketing o di un creator? Oppure è la misurazione dell'impatto in un periodo relativamente breve. I dati riescono veramente a darci la misura della popolarità di una campagna?
Sappiamo tutti, che per fare un grande artista i numeri non bastano, e sappiamo anche tutti (o forse qualcuno l'ha dimenticata), la lezione di Charlie Chaplin che ci dice che Il tempo è un grande autore perché trova sempre il finale perfetto.
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Alessandro