Che cosa sono le cosidette "red flag" e perché è importante fare attenzione anche nelle relazioni con i clienti: l’amore per il cliente è sano, solo quando è corrisposto.
Per “red flag” si intende un segnale che dovrebbe indurre qualche ragionevole dubbio sullo stato della salute della relazione che stiamo vivendo (anche sul lavoro). Spesso, specie quando manca un po’ di esperienza, le red flag non sono sempre evidenti e facili da individuare e vengono fuori nel lungo periodo. Certo, esistono anche le Red Flag da primo meeting (quante volte hai percepito subito che con un cliente ci fosse qualche cosa che non ti tornava? ndr), che - se ci hai fatto un po' la mano col “business dating” - possono metterti subito in allerta.
Oppure può trattarsi di un dettaglio minimo, una sensazione, capace di farti percepire un disagio e porti qualche domanda.
Ecco una serie di Red Flag che si accendono quando abbiamo davanti un potenziale cliente tossico:
Il cliente approfittatore, che si concentra sul prezzo tentando costantemente di ribassarlo a tuo sfavore oppure che, sebbene si mostri all’inizio interessato, poi disattende gli incontri e gli impegni già nella fase preliminare della collaborazione. Come puoi difenderti? Mantieni il corretto approccio alla negoziazione senza svendere la tua professionalità e tieni d'occhio il comportamento del cliente durante le prime fasi della collaborazione pre-contrattuale (ossia prima che si firmi il contratto): se il cliente comincia a “ghostarti”, comunica per iscritto l’impossibilità a proseguire nella negoziazione e nella definizione della commessa per sopraggiunti impegni con altri clienti;
Il cliente parassita, che utilizza la fase preliminare di analisi e negoziazione della tua prestazione per acquisire quante più informazioni possibili, cercando di carpire processi e know-how in modo gratuito. Questo approccio è sminuente per la tua professione: cerca di evitare di perdere tempo con chi, di fatto, vuole "scroccarti" una consulenza, non fare ulteriori incontri senza sottoscrizione di un contratto o l’invio di un preventivo per la tua consulenza. Solitamente ciò costituisce un deterrente sufficiente per farlo desistere;
Il cattivo pagatore, che ha dei problemi finanziari manifestati nel corso della negoziazione o che potrebbe comportarsi in modo poco etico con te. Elementi tipici della sua condotta sono: ritrosia nel sottoscrivere un contratto; l’abitudine a fare obiezioni sui singoli elementi del contratto; la preferenza manifestata per degli accordi verbali o solo con continui scambi di mail poco chiari, fatture che scompaiono e si ritrovano mesi dopo con ritardi nei pagamenti. E’ sufficiente insistere sulla necessità della firma per metterlo alla prova. E’ importante anche non desistere e non negoziare sul contenuto contrattuale laddove ci siano importanti tutele per il tuo lavoro. Ricordati che alcune clausole del contratto non sono negoziabili, perché ti tutelano proprio da clienti come questo. Meglio perderli che acquisirli;
Il fantasma, ossia il tipo di cliente che si mostra interessato, entusiasta, ti chiede un preventivo, firma subito il contratto, e poi agli incontri non si presenta o non si fa trovare, lasciandoti a metà del guado, senza sapere in quale direzione procedere, quando e come. Questo comportamento ti rende la vita impossibile, perché non puoi iniziare la fase operativa del tuo lavoro per assenza costante di informazioni rilevanti. Meglio evitare inserendo fra le clausole contrattuali delle specifiche disposizioni che ti esonerino da responsabilità, qualora il cliente non ti dia puntuali informazioni o si renda irreperibile, eventualmente introducendo anche delle penali per tali condotte, a carico del cliente. È difficile? Non ti avevo detto che sarebbe stato semplice;
L’Ossessivo, quello che ti cerca su whatsapp o telefonicamente in orari notturni Quando suona il telefono tu devi rispondere e subito. E pensa che la tua collaborazione con lui sia un in vincolo in esclusiva e tu non abbia altri clienti. L'altra persona invece considera normale avere i suoi spazi di privacy. Tu sei sempre manchevole, o degno/a di sospetto. Ti risuona?
Il cliente, che io definisco in gergo tecnico “Caga dubbi” quello che non sa ciò che vuole. E’ il peggiore di tutti, perché ha un’idea vaga di ciò che vorrebbe ottenere, ma non riesce a comunicartela, cambia idea in continuazione, non ha un progetto ben preciso, non riconosce i propri errori e nel tempo, tende a farti impazzire, perché ti mette nelle condizioni (secondo la sua visione distorta) di sbagliare continuamente, bocciando le tue idee. Meglio interrompere una collaborazione del genere il prima possibile. Per evitare questo genere di cliente, è sufficiente pretendere nella sottoscrizione contrattuale, la firma di un allegato a corredo, che descriva con sufficiente dettaglio il progetto desiderato, le fasi e gli obbiettivi prefissati dalla collaborazione. Con questo livello di dettaglio per avviare la collaborazione, questo cliente scapperà via prima di iniziare, oppure sarà costretto ad adeguarsi al vostro modo di lavorare;
Le “red flag” ricordati che sono i segnali che qualche cosa non va come dovrebbe, possono aiutarti a capire di dover chiudere questa relazione tossica con un cliente oppure essere l’impulso per una trasformazione che riguardi entrambi, il tuo ruolo di consulente, ma anche il suo da cliente. Se tutti e due siete disposti a mettervi in gioco e trovare nuove basi per il vostro rapporto lavorativo.
In conclusione, ascolta la tua vocina segreta. Non sottovalutare il potere dell'inconscio. Prendiamo migliaia di decisioni ogni secondo, senza rendercene nemmeno conto. A farlo è lei: la nostra mente inconscia, il pilota automatico. Sono i processi che sfuggono al nostro controllo consapevole perché realizzano dinamiche a un livello più profondo, e nascosto. Lì troverai la saggezza del tuo intuito, che ti parla, instancabile, ogni attimo. Ascoltalo, ascolta-ti. Questi semplici consigli si possono applicare a quasiasi freelance, a prescidere dal campo professionale.
Go with the flow!🤘
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L’AI è l’ennesima bolla della Silicon Valley a cui tanti si stanno aggrappando?
Come mai, dopo anni passati a ribadire con forza che l'AI serviva a eliminare i compiti più ripetitivi e noiosi, lasciando agli "umani" finalmente spazio per la creatività, è proprio sui compiti più creativi che il mercato si vuole concentrare?
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Dal quiet quitting al quiet recruiting è un attimo. L’ondata del “licenziamento silenzioso” che lo scorso anno ha travolto il mondo del lavoro parallelamente a quella delle “grandi dimissioni” durante la pandemia, nel 2023 potrebbe lasciare il posto alle “assunzioni silenziose”. Cosa significa? La possibilità di acquisire nuove competenze, senza assumere nuove persone a tempo pieno (anche, aggiungo io, attraverso la consulenza di Freelance e piccole realtà indipendenti). Ma quiet recruiting non è l’unica parola chiave del nuovo anno. Ad accompagnarla sono anche diversity, flessibilità e benessere che, come leggerai non sempre andranno d’accordo con le esigenze delle aziende. Ma andiamo con ordine leggi qui.
Cosa ci insegna la caduta di Jack Ma, la versione cinese di Jeff Bezos?
L’avventura di Jack Ma si può leggere come quella di un imprenditore geniale nel suo mestiere ma ingenuo politicamente, perché non ha capito che «volare troppo vicino al sole» (cioè a Xi Jinping) possa essersi rivelato un errore imperdonabile, vedi la parabola di Icaro secondo gli antichi greci. Quella di Bezos si può invece interpretare, al contrario, come la sintesi perfetta di un’America dominata dal capitalismo privato, dove i multimiliardari delle big tech si atteggiano a progressisti, abbracciano cause di sinistra, appoggiano il partito democratico e spacciandosi a più riprese per campioni di ambientalismo. Nel confronto tra i due sistemi è consigliabile evitare le forzature o le caricature. Leggi qui sulla caduta del colosso Cinese.
L’Oreal, spazio ai creator over 40
Con un mercato in costante ascesa degli influencer destinato a raggiungere i 32,5 miliardi di dollari, in gran parte a beneficio di Instagram, i marchi sono desiderosi di capitalizzare il pubblico millennials della famosa app META, rivolgendosi ai giovani influencer per aumentare le vendite. Tuttavia, aziende e brand stanno ignorando un gruppo demografico di più alto profilo. Secondo Hootsuite, circa il 13% del pubblico di Instagram è di età pari o superiore a 45 anni e con grande potere di acquisto. La generazione X è stata in parte dimenticata dagli investimenti di marketing. L'Oréal Paris affronta questa lacuna nel mercato con una campagna per il suo Age Perfect Rosy Oil-Serum, arruolando 10 influencer di età compresa tra 45 e 84 anni per promuovere il prodotto. Leggi qui.
Discord acquisisce GAS la app basata sullo scambio di complimenti per adolescenti
Aumentare l’autostima e diffondere positività. Sono questi - secondo quanto dichiarato dal creatore di GAS, Nikita Bier, a Bloomberg - gli obiettivi del nuovo social network che sta spopolando tra i giovaniamericani. Il suo funzionamento è molto semplice: sulla piattaforma si fanno donande anonime e si risponde per complimentarsi con amici e compagni di corso. Un modo per elogiare via social, senza essere scoperti, e “gasarsi” se arrivano lusinghe, ad esempio, su quello che si fa o sul modo in cui ci si veste. L’app, disponibile al momento solo per iPhone, ha già raggiunto 7 milioni di download. In Italia GAS non è ancora disponibile e non è chiaro, almeno al momento, se e quando arriverà. Anche se attualmente Discord manterrà Gas operativo come prodotto autonomo, Discord ha recentemente annunciato che integrerà una selezione di app nei suoi server. Quindi, è possibile che in futuro potremmo vedere integrata questa tipologia di sondaggi sulla piattaforma di messaggistica. Leggi di più
Come ti azzero ogni spreco creativo
Torniamo indietro al Superbowl 2022 con una proposta creativa che ha azzerato gli sprechi creativi, massimizzando l’investimento pubblicitario per ottenere il risultato più efficace. Coinbase (Bitcoin), assieme all’agenzia Accenture Song di David Droga, ha dedicato il grosso del budget a mandare in onda il suo 60 secondi al Superbowl, ovvero lo spazio media più efficace dell’anno negli States. Budget di produzione dell’idea, bassissimo: soltanto un QR Code colorato che rimbalzava su sfondo nero tipo Pong, con musichetta retrogaming anni 80. Un’idea out of the box, totalmente eversiva rispetto al tipico trend superbowl delle celebrity e dello humor a tutti i costi, che si è fatta notare nello spazio media migliore per farsi notare. Con una redemption di 20 milioni di visite al sito durante lo spot (così tante da mandarlo in crash), 445.000 nuove registrazioni, e un Grand Prix Direct ai CannesLions 2022. Guarda qui la case history.
Cosa spinge gli chef ad abbandonare la cucina? Gli psicologi rispondono
Antonio Cerasa è uno psicologo neuroscienziato ricercatore al CNR. Collabora attivamente da diversi anni con la Federazione Italiana Cuochi, con cui ha da poco intrapreso un progetto di ricerca. E ha pubblicato un libro dal titolo Diversamente Sano: Liberi di Essere Folli, dove parla ampiamente della condizione degli chef in cucina. Dopo aver visto quanto lavora uno cuoco nelle grandi cucine, ha deciso che proprio l’ambiente degli chef sarebbe stata la sua materia di ricerca. È riuscito ad accedere a un database di 18.000 iscritti, della FIC, e a proporre dei questionari per capire cosa comporti lavorare molto tempo in cucina e soprattutto che tipo di stress veniva raggiunto. In questo articolo puoi leggere i risultati e qualche storia.
La bolla del nomadismo digitale sta per esplodere in Portogallo
Mentre il COVID-19 spingeva ricchi lavoratori e imprenditori tech a lavorare da qualsiasi luogo, il Portogallo i nomadi digitali ha cercato di attirarli con agevolazioni fiscali, visti dedicati e la promessa di “sole tutto l'anno”. Il Portogallo ha scommesso nell'attrarre "nomadi digitali" - e il loro denaro, ma ora si tratta di mantenerli, e non sa se riuscirà a farlo. Leggi qui
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Come implementare i micro habits nella tua routine, dall'autore di Tiny Habits
Come costruire nuove abitudini approfittando di quelle vecchie
I micro habits che devi evitare
Un’estensione utilissima per analizzare insight twitter
Nella mia cucina 👨🏼🍳
Le polpettine al curry sono una ricetta deliziosa e facile da preparare che preparo spesso e riscuote sempre un grande successo: la morbidezza delle polpettine ed il sapore stuzzicante di questa profumatissima salsa al curry sono infatti un’accoppiata irresistibile. Quest’ultima, un segreto che mi ha rivelato uno degli chef dell’Harry’s Bar di Venezia, roba da perderci la testa. Seguimi in cucina!
In cuffia e in video 🎧
Fantasma Tra il 1994 e il 2006, un killer spietato esperto di bombe, ha terrorizzato le province di Pordenone, Udine, Venezia e Treviso. I suoi ordigni, camuffati in tubi di metallo, ovetti Kinder e confezioni di maionese, hanno mutilato bambini e adulti. Nessuno ha mai scoperto il suo nome. 7 puntate che raccontano attraverso le testimonianze delle vittime, degli inquirenti, di esperti forensi e del principale sospettato, la storia di uno dei casi più controversi di cronaca nera italiana.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
La fiducia in te stesso è come il denaro contante. Devi averne per ottenerne altra. E la gente non te la concede con leggerezza.
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Giovedì ti invierò la prossima mail.
Aprila e buona lettura
A presto,
Alessandro