Gli influencer o creator sono sulla bocca e gli schermi di tutti: hanno milioni di follower, spostano l'opinione pubblica, influenzando le masse.
Ma perché sono seguiti e (odiati?). Nel mio surfare la rete mi sono imbattuto in una interessante ricerca del portale Guidapsicologi.it, sito interamente dedicato al benessere psicologico, che ha svolto un'indagine sui propri utenti, in merito a quest'argomento. Alla base esiste una relazione follower-influencer che può essere accomunabile a quella tra lo spettatore e il personaggio di un film. Ha spiegato lo psicologo clinico Jacopo Biraschi. Si apprezza un film perché la nostra mente si immedesima automaticamente nella storia narrata, empatizzando e andando a giustificare i comportamenti dei personaggi. La mente in questo caso agisce come se ciò che stiamo guardando sia totalmente vero, facendoci provare uno spettro di emozioni che vanno dalla simpatia, alla ammirazione fino ad arrivare a odio e disprezzo.
L’influencer, che ogni giorno osserviamo con il nostro smartphone è il personaggio di un film estremamente complesso. I follower tendono a identificarsi con i personaggi, assimilando il messaggio da loro veicolato (che sia vita vera, brand e/o pubblicità) come proprio. Tra follower e influencer la relazione non è paritaria - prosegue- “Ammettendo di seguire qualcuno, si riconosce e accetta l'idea di essere spettatori passivi. A livello personale significa affermare un qualcosa che può suscitare vergogna: che l’altro ha più potere di noi e ricopre una posizione di maggior prestigio, che lui è l’attore e noi gli spettatori” e quindi in qualche modo manipolabili.
È singolare, notare come questa forma di promozione risulti uno stigma in negativo nell’immaginario collettivo rispetto a quella del più tradizionale testimonial, sempre esistito, della pubblicità tradizionale, che dall’alba dei tempi ha mosso enormi quantità di denaro e opinioni di massa, influenzando gli acquisti, le mode e i bisogni di intere popolazioni. Ma andiamo avanti.
Gli influencer di oggi secondo lo psicologo hanno almeno tre caratteristiche che li distinguono dai testimonial televisivi di ieri Sono più disponibili: online 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Sono più specifici: esistono talmente tante nicchie e segmenti di interesse da permetterci di sceglierne uno su misura. Sono meno distanti: rappresentano una realtà che non è più quella irraggiungibile della stella del cinema, ma raffigura la spontaneità del quotidiano”. In cui tutti, chi più chi meno, può identificarsi.
Ma siamo tutti consapevoli di seguire degli influencer? E che queste persone, nel bene (perchè non è negativo a tutti i costi) e nel male, possono condizionare le nostre scelte quotidiane? Lo psicologo spiega che la consapevolezza è una parte molto ridotta del nostro pensiero, che opera in modo automatico, senza manifestarsi apertamente. Avviene un meccanismo più profondo di fusione della persona con i social media strutturando una vera e propria identità che pur passando la maggior parte del tempo come spettatore, non può fare a meno di rendersi protagonista anche se per un tempo limitato.
Ma perchè ci sono queste manifestazioni di odio verso questa categoria?
Un mix di rabbia e senso di ingiustizia. Seguendo un influencer ci si potrebbe rendere conto che non è poi così diverso da noi, che non ha fatto una carriera stellare, per ricoprire quel ruolo e che in fondo anche noi potremmo essere al suo posto.
È qui che ha origine il senso di ingiustizia che sostiene l’odio degli haters sui social, i quali finiscono per divenire ipercritici, aggressivi, moralisti pur di screditare e umiliare l’influencer non ritenuto degno del suo ruolo.
Iniziamo. Buona lettura!
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Nicoletta Moncalero
Ciao sono Nicoletta, ma mi piace molto quando mi chiamano Nico. Perché mi sa di vicinanza, di gentilezza, che è la mia parola preferita da un po' di tempo. Con un sorriso le cose iniziano bene, e se sono già iniziate, possono sempre andare meglio. Così sorrido anche a voi e alla tua idea Ale (grazie Nico NDR)
Sono una giornalista e passo tanto tempo online, per vedere cosa succede in giro. Provo a fare la mia parte nel raccontare tutto quanto. Quindi oltre a leggere scrivo anche molto. A volte parlo, in un Podcast, con la cara A Gipsy in The Kitchen, ovvero Alice Agnelli: sorridiamo in questo caso delle ansie delle mamme.
E voi oggi avete già sorriso?
E tu, che cosa ti sei perso? 🤗
Mastodon is the (new) Twitter?
Il futuro di Twitter è sempre più incerto, con migliaia di membri dello staff licenziati la maggior parte degli account precedentemente vietati ripristinati ed Elon Musk, che afferma che Apple ha minacciato di rimuovere Twitter dal suo App Store (leggi qui un approfondimento sull’affaire spunta Blu). Ma c'erano già molte ostilità e negatività su Twitter prima ancora dell'arrivo di Musk. Di conseguenza, le persone si stanno riversando su Mastodon, la rete decentralizzata e open source che cresce (passando da circa 300.000 utenti attivi prima dell'acquisizione di Twitter a oltre due milioni e mezzo attuali). Mastodon esiste come una federazione di comunità (ecco in cosa differisce da twitter) che possono parlare tra loro, solo se lo desiderano. Se gli amministratori di una comunità, decidono che un'altra è pericolosa, ecc, possono bloccare tutti i contatti tra i due. L'implosione di Twitter ha portato quindi un'ondata di persone alla ricerca di un ambiente più sicuro e meno tossico. Ma i risultati sono stati contrastanti.
È in arrivo la prima recessione per la creator economy?
Secondo un sondaggio dell’Influencer Marketing Hub, infatti, il 77 per cento dei creator partecipanti ha come primaria fonte di sostentamento gli accordi pubblicitari con i brand, un dato notevole che rende la categoria particolarmente esposta ai cali degli investimenti digital delle aziende. Ma non è solo la contingenza a far sorgere dubbi sulla tenuta di questo comparto
Spotify per il 2022 lancia il suo nuovo Wrapped che valuta la tua “personalità di ascolto”
Il tipo di personalità delle persone si baserà su una combinazione della musica che trasmettono in streaming e una selezione di tratti specifici, come la loro tendenza a scoprire nuova musica, l'età media delle canzoni che ascoltano, la gamma di artisti che ascoltano e come il loro ascolto assomiglia o differisce dagli altri. A ciascuna delle 16 possibili personalità in ascolto viene assegnata la propria carta colorata progettata per essere ricondivisa sui social media o per i messaggi agli amici. Mi ricorda molto gli archetipi junghiani. Questa nuova funzionalità è stata integrata anche con Snapchat, consentendo ai fan di sbloccare una lente Snapchat personalizzata che mostra la loro "personalità di ascolto". Gli utenti di Snapchat possono anche sfruttare l'abbigliamento a tema Wrapped per Bitmojis. E con una nuova partnership GIPHY, gli utenti possono accedere a GIF personalizzate a tema Wrapped. E tante altre novità come i messaggi degli artisti. Leggi qui
Come Google influenza le nostre conoscenze
È un processo iniziato fin da quando all’inizio degli anni Duemila, come scritto su Wired, Google cominciò a correggere l’ortografia e anticipare le domande con il completamento automatico, per poi introdurre nel 2012 il cosiddetto knowledge graph, una porzione del contenuto ritenuto più rilevante per la ricerca effettuata, porzione mostrata direttamente nella pagina dei risultati. L’obiettivo di Google di fornire risposte sempre più dirette, non limitandosi a mostrare una serie di link verso altri contenuti esterni, ha di fatto cambiato l’esperienza della ricerca online: da uno spazio di ricerca “esplorativa”, Google è diventato una piattaforma progettata attorno alla verifica, e ha sostituito “un processo che consente l’apprendimento e l’indagine con uno che è più simile a un servizio di fact-checking”. Leggi di più
Dalla crisi reputazionale Balenciaga i brand possono imparare qualche cosa?
Nella fretta di mettere sotto pressione chiunque tranne se stessi, sembra che il team legale di Balenciaga abbia avuto a malapena il tempo, se non del tutto, di guardare se stesso. Tutti erano da incolpare tranne la propria azienda. Sarà l'ultima volta che una maison di moda, tra cui Balenciaga, infiammi polemiche con una campagna di comunicazione? Leggi qui
I look iconici di Cicciolina e la storia del nostro paese
La pornoattrice Cicciolina, all’anagrafe Ilona Staller, va in onda in TV vestendo, ma solo a volte, abiti impalpabili e coroncine di fiori attorno alla testa: è la perfetta ragazza degli anni ‘60 ma nella cupa Italia di un decennio dopo. Creando un vero cortocircuito. In questo articolo ripercorriamo i look iconici della celebre Porno Diva e con loro alcuni decenni di storia del nostro paese. Leggi qui
Perchè uno Chef stellato dovrebbe uccidere un cliente?
Una divertente intervista agli sceneggiatori di The Menu, una dark comedy che si prende gioco delle stravaganze dei ristoranti d’alta cucina. The Menu racconta, in maniera decisamente originale, quello che è diventato oggi il panorama dell’alta cucina mondiale: i cuochi sono ormai diventate delle vere e proprie superstar, quasi dei profeti da venerare e ammirare in ogni loro aspetto comprese le loro stravaganze – da questo punto di vista non mancano parallelismi con la satira sull’arte contemporanea operata da Ruben Östlund in The Square. Mylod e gli sceneggiatori utilizzano appositamente un tono surreale per esasperare il fanatismo che si è creato attorno a queste figure e, in gran parte della durata del lungometraggio, riescono efficacemente a smitizzare questo mondo.
I tool che ho usato questa settimana 🛠
Lof.co Cerchi ritmi lo-fi per studiare, lavorare o dormire? Questo sito offre musica lo-fi da riprodurre in background, con sfondi customizzati per aiutare a concentrarti.
https://worldregretsurvey.com/ Un sondaggio mondiale sul rimpianto di Dan Pink, suddiviso per nazioni. Potrete leggere i rimpianti delle persone. Perchè? Leggendone alcuni potremmo tutti ispirarci a vivere in modo più audace e luminoso.
Nella mia cucina 👨🏼🍳
Parlando di caffeina, la colazione non è solo il pasto più importante della giornata, ma rappresenta anche un mondo e l’occasione per approcciarsi a nuovi sapori. 😋Questa mattina proviamo la mia granola? 🥛🌾
Io la abbino al latte, ma è ottima con yogurt e frutta fresca. Fatemi sapere se la provate!. Seguitemi in cucina! 🙏🏻
In cuffia e in video 🎧
Frigo!!! Vincenzo Sparagna, lo storico direttore (che faceva già parte della direzione de Il Male), che da tempo si è ritirato alle pendici dei Monti Martani, in Umbria, dove ha fondato la Repubblica di Frigolandia. E poi cinque grandi nomi del fumetto italiano: Andrea Pazienza, Stefano Tamburini (che nel 1977 aveva fondato la rivista Cannibale), Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e Massimo Mattioli. Ruota soprattutto attorno a queste figure geniali, sregolate e folli la storia della rivista underground Frigidaire, il cui primo numero è datato 28 ottobre 1980. Questo il Podcast che ne racconta la folle storia.
Polaroid ⭐
Cosa mi porto a casa questa settimana. L’insegnamento, o comunque esperienza
Come i libri, lo sport dà alla gente il senso di aver vissuto altre vite, di aver preso parte alle vittorie di altri. E alle loro sconfitte. Quando lo sport mostra il suo volto migliore, lo spirito del tifoso si fonde con quello dell’atleta e in quella convergenza, in quel transfert, c’è l’unione di cui parlano i mistici.
Phil Knight, Fondatore Nike. Frase tratta dal suo libro, l’Arte della Vittoria. Vi consiglio di leggerlo per questo Natale.
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Aprila e buona lettura
A presto,
Alessandro